Ieri, mercoledì 17, in V Commissione era prevista l’Audizione dell’Assessore ai Trasporti e Lavori pubblici della Regione, in riferimento alla volontà del Governo di accorpare le Autorità portuali di alcuni Porti della Puglia.

Un decreto Legge  (133/2014) che intende pianificare la portualità in generale, prevede che entro 30 giorni dalla conversione in legge di questo decreto le Autorità portuali devono presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un resoconto degli interventi correlati a progetti in corso o da intraprendere; con facoltà della Presidenza del Consiglio – entro i successivi 60 giorni – di selezionare gli interventi più urgenti o alcuni ritenuti sostitutivi.

Il Consigliere Laddomada fa notare che, nell’ambito del Piano regionale dei Trasporti 2009-2013, era previsto il potenziamento delle strutture di supporto al traffico crocieristico per Bari  e per quello di linea; mentre per il porto di Brindisi era stato previsto lo sviluppo per il crocierismo charter e low-cost, in modo da garantire la competitività dei porti di Bari e Brindisi e coordinarli con gli scali aeroportuali. Il Piano prevede altresì un Servizio marittimo – denominato “Metrò del Mare”- basato sulla messa in rete di alcuni Porti regionali pugliesi, adiacenti a Località costiere ad elevata vocazione turistica e altresì un sub-sistema del Levante (coordinato dall’Autorità portuale di Bari), un sub-sistema del Salento (coordinato dall’Autorità portuale di Brindisi) e un sub-sistema dello Ionio composto da Porto di Taranto integrato con i poli logistici ad esso connessi (piattaforma logistica Distripark, Scalo Cargo dell’aeroporto di Grottaglie e Centro-merci di Francavilla Fontana), anche perché il mercato del trasporto combinato mare-aria è in fase di crescita.

Ecco perché è importante audire in Commissione i Presidenti delle Autorità portuali di Bari, Brindisi e Taranti, oltre ai Sindaci delle rispettive città. Questo è necessario affinchè la Commissione regionale ai Trasporti venga messa a conoscenza dei problemi riguardanti le aree portuali alla luce del piano regionale dei Trasporti specialmente in virtù del Decreto Legge nazionale sopra citato.

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