Ci contatta un operatore nel settore della pubblicità.  Un concittadino, piuttosto arrabbiato, perché si è visto recapitare dal gestore di questo tipo di tributo, un provvedimento con cui si chiede l’aggiornamento della tariffa per gli spazi pubblicitari. Insomma, vogliono l’aumento. Poiché questo signore è in regola con tutte le pratiche e paga regolarmente, dovrà pagare anche l’aumento. Ma è arrabbiato perché fa un ragionamento perfino banale: io pago e gli abusivi del mio settore continueranno a non pagare e naturalmente a loro non arriverà nessuna richiesta di aumento.

That’s Martina, caro signore (potremmo ricordare che un collaboratore del vicesindaco è stato “beccato”, con tanto di foto, ad affiggere manifesti abusivi, e il vicesindaco nonché gli altri amministratori, non hanno manco chiesto scusa).

Ma c’è qualche strumento per far capire che la loro Martina non è quella giusta. C’è lo strumento della denuncia, uno fra i tanti.

Per esempio, chissà se non sia ravvisabile come un favorire la concorrenza sleale, l’inerzia dell’amministrazione pubblica che, da più parti sollecitata, ha fatto ben poco per stroncare il fenomeno dell’abusivismo e che finisce per favorire chi lavora violando le regole, a scapito dei concorrenti che sono in regola.

4 pensiero su “L’abusivo non paga, chi è in regola paga l’aumento”
  1. Vogliamo parlare delle numerose vele parcheggiate per 48 ore senza autista? Un regolamento ridicolo!!!! È questo sarebbe il nuovo?

  2. Ma non credo ci sia proprio lassismo in tal senso io ho una preinsegna su un noto incrocio di Martina e mi son visto recapitare una diffida della Polizia Municipale che mi preavverte del taglio coatto dei pali con tanto di sanzione! Sono curioso di vedere gli sviluppi nei prossimi giorni!!

    1. Grazie per il suo intervento. Non è lassismo della polizia municipale, che si muove secondo le direttive. Senza una decisa linea politica i risultati sono quelli lamentati dal contribuente, a mio giudizio. (agostino quero)

  3. L’ultimo anno, poi, è stato quello in cui l’affissione di manifesti e cartelli abusivi ha raggiunto vette che non erano mai state toccate negli anni precedenti.

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