L’idea di Aldo Leggieri, consigliere di maggioranza, di attuare il “Bilancio partecipato”, proponedone la discussione in un odg da presentare in consiglio comunale ha suscitato l’interesse del movimento IdeaLista. ribadendo che il Bilancio Partecipato rappresenta un punto cardine del loro stesso Manifesto. IdeaLista afferma però che “il Bilancio Partecipato, così come inteso in quel documento, pare essere meramente uno strumento conoscitivo e semplificativo (il che è già una gran cosa per la nostra Città) di quello che è il processo di formazione del Bilancio Preventivo e la successiva formulazione”. Ma, secondo IdeaLista, è insufficiente.

Il Bilancio Partecipato è molto di più – afferma un comunicato diffuso dal movimento – infatti, il cittadino non deve solo sapere dove e come vengono spesi i suoi soldi, ma deve anche poter decidere lui stesso dove e come i suoi soldi vadano poi spesi. È questa, per noi, la vera rivoluzione copernicana in dote: responsabilizzazione del Cittadino e Partecipazione Attiva e potere al Popolo. Le indicazioni della cittadinanza devono essere vincolanti, il politico trasgressore deve assumersene la responsabilità politica. Al contrario,se il Bilancio Partecipato è inteso quale mero strumento conoscitivo, il rischio è di disperderne la portata. Del resto, così come inteso da noi di IdeaLista Giovani, è prassi in tutti i Paesi del Sudamerica, già realtà in Gran Bretagna (grazie all’uso delle moderne tecnologie ICT) e, in Italia, nel Comune di Capannori. Nulla di così utopico. Inutile il ricorso ai cosiddetti “forum” utilizzati più volte dall’attuale Amministrazione Comunale con risultati fallimentari, considerato che in tutte le versioni proposte, si è trattato più di una passerella davanti a parenti, amici e sostenitori che a un’occasione di cittadinanza attiva. Porre il cittadino in condizione di indicare dove e come spendere i suoi soldi da parte dell’Amministrazione Comunale potrebbe essere, al contrario, la giusta chiave di svolta. Magari, riportando le stesse indicazioni della cittadinanza anche grazie all’utilizzo intelligente del web. Purtroppo l’errore insito nell’odg  presentato è proprio quello di fare del Bilancio Partecipato e, più in generale, della Partecipazione, una scienza esatta. Ma il Bilancio Partecipato, così come la Partecipazione, non è una torta da preparare secondo ricetta. Bene che se ne discuta finalmente, desiderosi di costruire insieme, proporremo le nostre considerazioni sotto forma di emendamenti in Consiglio Comunale. Magari la giusta ricetta la troveremo tutti insieme”.

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