Di seguito un comunicato diffuso dal Collegio dei geometri della provincia di Taranto:

Quali, oggi, le prospettive per il geometra libero professionista? E’ questa la domanda che il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Taranto si è posto da quando la parola d’ordine “accorpamento” sembra aver preso il sopravvento sulla più tradizionale “specializzazione”. La riforma Gelmini non ha infatti, giovato nel merito alla questione, in quanto, di fatto ha eliminato la scuola per geometri, prevedendo che il titolo di geometra venga conseguito solamente al superamento dell’esame di abilitazione all’esercizio della libera professione, modificando in tal modo l’aspettativa delle famiglie.

Presenti alla conferenza stampa l’ing. Orazio Carbotti, il presidente Vincenzo Ricci, per l’Ance Taranto, il dott. Pasquale di Ponzio e per il Consorzio ASI il presidente Costanzo Carrieri.

“Con un progetto che sembra oggi andare controcorrente – afferma il Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Taranto, Vincenzo Ricci – il nostro Collegio si è assunto il difficile e ambizioso impegno di istituire un Istituto Tecnologico “Costruzioni, Ambiente e Territorio”  per venire incontro e semplificare i percorsi formativi per i futuri geometri”.

In questi ultimi anni si è assistito ad un continuo depauperamento del numero degli iscritti al Collegio Provinciale, in conseguenza di una sempre più scarsa iscrizione alle prime classi degli Istituti Tecnici che, via via, hanno perso di attrattiva svincolandosi dallo studio delle materie specifiche che avevano caratterizzato da sempre il percorso del geometra conferendo all’istruzione scolastica uno specifico carattere formativo:  fra tutte basti citare Topografia ed Estimo, il pane quotidiano della professione.

Inoltre la scarsa disponibilità economica non ha consentito la messa in campo di progetti qualificanti e didatticamente corretti, con l’impossibilità di un percorso formativo capace di tracciare un efficace inserimento nel mondo del lavoro alla conclusione dell’iter scolastico.  Infatti non è plausibile che un futuro tecnico specializzando in assistenza di cantiere, all’interno dell’orario scolastico non abbia possibilità di visitarne alcuno.  Tutto ciò anche in controtendenza ai principi formativi che prevedono in tutt’Europa, soprattutto per i percorsi professionalizzanti, l’alternanza scuola-lavoro.

Appare così sempre più evidente che manca, in tale contesto di riferimento, un fondamentale anello di congiunzione nella filiera delle attività  di costruzione sia civile che industriale.

A questa carenza, cui le ultime riforme hanno dato un ulteriore colpo di grazia, con gli accorpamenti tra Istituti che non raggiungano un numero prestabilito di studenti iscritti, e alla inadeguata dotazione di laboratori e attrezzature specifiche, intende porre rimedio il Collegio dei Geometri e G.L. della Provincia di Taranto.

A collaborare a questo progetto è stato l’ing. Orazio Carbotti, docente di topografia, che ha condotto uno specifico studio di fattibilità, condiviso poi, oltre che dal Collegio Provinciale dei Geometri, dal Collegio Nazionale dei Geometri, dall’ANCE provinciale, dalla Scuola Edile provinciale e da altri soggetti privati.

A tal proposito è stato istituito un partenariato che, di fatto, ha anticipato i programmi ministeriali. Infatti lo scorso 26.09.2012, la Conferenza Unificata ha espresso il proprio assenso allo schema di Decreto Interministeriale in materia di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico professionale ai sensi dell’art. 52 della legge 4 aprile 2012 n°35. Dalle linee guida si evince con chiarezza come obiettivi indirizzo del Decreto siano la costituzione di poli tecnico-professionali coordinati con la programmazione regionale per valorizzare figure in formazione attraverso la collaborazione tra soggetti interni ed esterni al mondo scolastico al fine di favorire le cosiddette buone pratiche.

L’idea complessiva che prevede l’istituzione a Taranto dell’ Istituto Tecnico Professionale, è il primo passo per il già costituito  Istituto Tecnico Superiore, insieme al quale costituirà un polo formativo di eccellenza (secondo la direttrice della legge n°92 del 28.06.2012 in materia di riforma del mercato del lavoro in prospettiva di crescita).

La localizzazione ritenuta più opportuna per il Polo tecnico è il Quartiere Paolo VI soprattutto per la posizione strategica baricentrica rispetto all’hinterland di riferimento, che per i collegamenti stradali e di trasporto pubblico esistenti con ogni centro della provincia e per la presenza nello stesso quartiere del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale,  della Scuola Edile e di altri Enti.

Il plesso individuato, completamente recintato e attualmente dismesso, è di proprietà della Provincia di Taranto e ospitava la sezione di Taranto della Corte di Appello di Lecce, successivamente trasferita in altro sito.

Le dotazioni strumentali potranno essere rinvenute da quelle in dotazione dei plessi dislocati in provincia.

Il progetto è già stato presentato alla dott.sa Elena Ugolini, sottosegretario al MIUR (Governo Monti) nel corso del Congresso Nazionale dei Geometri tenutosi a Rimini lo scorso aprile; l’idea a tal proposito è stata ritenuta meritevole di attenzione.

In tempi brevi la stessa sarà presentata al Ministero per l’istruzione per proseguire l’iter previsto.

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