Queste le decisioni della riunione in prefettura oggi a Lecce. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha stabilito che a Gallipoli non ci saranno più happy hour in spiaggia e somministrazione di alcool sempre sulle spiagge. Un provvedimento duro, che rappresenta un primo passo per stroncare il fenomeno denunciato da più ragazze negli ultimi giorni nel territorio leccese: gli stupri durante le feste, forse a causa di una particolare droga.

Nello specifico, per Gallipoli si è deciso che da oggi e fino alla fine della stagione non ci saranno più happy hour pomeridiano nei lidi balneari, di conseguenza c’è il divieto di somministrazione di superalcolici. Saranno limitati in numero gli spettacoli e le feste autorizzate che, soprattutto nei lidi, non potranno più svolgersi in contemporanea. Il numero di partecipanti dovrà essere previsto dalle autorizzazioni.

La limitazione dell’alcool, degli happy hour, è un esempio che andrebbe seguito con molta chiarezza ovunque. Oddio, Gallipoli non può essere considerata proprio esempio, perché la decisione è stata presa dopo il patatrac. Ma una decisione da parte di altri, ad esempio qui nel nostro territorio, non necessariamente va vista solo in termini di limitazione dei fenomeni, ma anche e soprattutto in termini di prevenzione. A Matera il sindaco emanò, all’inizio della stagione estiva, una esemplare ordinanza legata alla limitazione dell’uso e della somministrazione di bevande alcooliche. Noi chiediamo, anzi torniamo a chiedere, che anche la città di Martina Franca, con la sua massima espressione, il sindaco, prenda un provvedimento coraggioso. Non popolare, forse. Ma coraggioso e di chiarezza. Qui da noi non ci sono gli episodi del leccese ma prevenire è meglio che curare. Non può essere solo uno slogan pubblicitario ma va tradotto in fatti. Non penalizzare gli esercenti, ma non penalizzare neanche la sicurezza e la salute di chi va ad usare, o abusare, dell’alcool.

(foto: fonte testquiz.tuttogratis.it)

Agostino Quero

3 pensiero su “Gallipoli, stop all’alcool. Facciamolo anche noi”
  1. Non credo sia una buona idea vietare la vendita alcool.i ragazzi andrebbero in altre citta,penalizzando le attività martinesi e la stessa movida,creando ancor di più un pericolo dato dal fatto che si dovrebbero spostare con le auto.fare tutto questo per una citta che statisticamentente non ha problemi di incidenti o altro mi sempra assurdo.cerchiamo invece di rendere martina una citta moderna e x giovani,questo si che dovremmo imitare lecce.

    1. Grazie per il suo intervento. Devo dire che le sue argomentazioni sono molto sensate. Le limitazioni all’uso dell’alcool non sono divieti assoluti ma regole di comportamento, non a caso ho citato l’ordinanza di Matera. Non proibizionismo ma moderazione e una limitazione seria. (agostino quero)

  2. Concordo con Francesco e ritengo inadeguata la decisione di Gallipoli, infatti, a quanto pare, la droga di cui trattasi potrebbe essere utilizzata in qualsiasi bibita, anche analcolica…..forse occorre prestare attenzione nel non accettare bevande da sconosciuti.

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