Approvato il bando per 200 assunzioni

La Regione Puglia al lavoro per creare lavoro. Un gioco di parole per parlare della nuova sede degli uffici regionali in corso di costruzione nel capoluogo barese (lavori iniziati ne 2010) e del concorso per l’assunzione di  200 posti di funzionari di categoria D il cui bando dovrebbe essere pubblicato entro la fine di marzo. Una notizia che da un lato genera pareri positivi, da un altro presta il fianco a critiche legate all’opportunità di investire in una nuova sede in tempo di crisi. Chi scrive non è un esperto di economia, ma non si può negare che per generare lavoro bisogna pur muoversi. In ogni caso, l’annuncio del concorso lo hanno dato proprio il governatore Vendola e l’assessore regionale al lavoro Leo Caroli, che hanno definito la decisione della giunta come “una risposta concreta”, perché “rendere più efficiente la macchina amministrativa, valorizzare il lavoro pubblico, a partire dai dipendenti storici e consolidare la centralità del tema lavoro, perché lavoro vuol dire anche fare anche i concorsi”. Questo è quello che dichiara di voler fare oggi la Regione Puglia: “assumere in tempi di crisi è davvero la risposta migliore alla precarietà. Sono molto contento perché il concorso è una risposta concreta alle aspettative sia del personale storico e sia di chi vuole entrare nella Pubblica Amministrazione. E’ una risposta formidabile. E poi la Regione Puglia ne ha bisogno”. Per la cronaca, la giunta ha approvato una delibera che dà il via libera alla sottoscrizione della convenzione con il Formez per l’avvio del concorso (il cui bando sarà reso pubblico entro la fine il mese di marzo) per 200 posti di funzionari di categoria D per la Regione Puglia. Aderendo al progetto interministeriale Ripam, la Regione Puglia si affiderà, per la gestione complessiva del concorso, direttamente al Dipartimento della funzione pubblica, attraverso la struttura del Formez. “Il concorso – ha specificato l’assessore al Lavoro Leo Caroli – può dare risposte concrete sia ai dipendenti storici che possono parteciparvi, compresi i precari, sia ai giovani disoccupati. Non prevede la quota di riserva per gli interni, bensì una adeguata valutazione dei titoli per i dipendenti diretti, premiando così l’anzianità di servizio, come consentito dalla legge. Vorremmo essere pronti – ha concluso Caroli – per la primavera di quest’anno, quando scadrà il nostro divieto assunzionale”. Tornando alla nuova sede, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo presso i cantieri in zona Japigia, da parte del presidente Onofrio Introna, con i vicepresidenti Antonio Maniglio e Nino Marmo e l’assessore Giovanni Giannini. La nuova sede del consiglio regionale viene descritta nel progetto come “una piazza luminosa coperta da vetrate all’interno di una bolla sopraelevata, al centro di due edifici curvilinei, di altezza sfalsata – tre e sei piani fuori terra rispettivamente – dove avranno spazio gli uffici e i servizi”. Il tutto sta sorgendo in via Gentile, a Bari, non lontano dal Sacrario ai caduti oltremare, sulla superficie di un ex campo militare. Accanto sorgono gli edifici dell’ex Centro Servizi del Ministero delle Finanze che ospitano parte degli Assessorati. Sulle aree in direzione della ferrovia adriatica saranno edificati altri volumi al servizio della Giunta regionale. Il complesso costituirà così una vera cittadella della Regione Puglia. I corpi di fabbrica, progettati secondo le più recenti norme antisismiche, sono completati da un piano interrato e uno seminterrato, dove troveranno posto archivi, depositi, magazzini, l’autorimessa di servizio e i locali tecnologici.

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