Si terrà domani alle 17, presso la Sala della Regina della Camera, l’assemblea congiunta dei gruppi Pdl a cui prenderà parte anche Silvio Berlusconi. L’incontro servirà a fare il punto della situazione dopo la decisione del Cavaliere di staccare la spina al governo Letta. (ANSA)

Fra i parlamentari, anche il martinese Gianfranco Chiarelli. Il Pdl, dopo l’accelerata con le dimissioni dei ministri ieri, si mostra però nient’affatto granitico. Tre ministri, Lupi, Quagliariello e Lorenzin, hanno contestato il metodo seguito; un quarto ministro, Nunzia De Girolamo dice di volersi riconoscere solo in valori moderati e lo stesso Fabrizio Cicchitto, parlamentare di lunghissimo corso, ha espresso chiare critiche nei confronti di un Pdl che (hanno sottolineato i ministri in dissenso, pur dimessisi) va tramutandosi in una Forza Italia estremista. Dal canto suo il presidente del Consiglio, Enrico Letta, andrà in parlamento per dire, sostanzialmente, agli italiani, che tutto ciò che accade non ha altra motivazione se non la decadenza di Berlusconi. Il quale ha detto oggi (giorno del suo 77/mo compleanno) che ci vogliono le elezioni anticipate. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel pomeriggio incontra il premier Letta, considera quella del voto anticipato la prospettiva in caso solo di mancanza di una maggioranza in parlamento. Una qualunque, vista l’aria che tira. A questo riguardo, non pochi parlamentari M5S, soprattutto senatori (perché è lì che ha problemi con i numeri della maggioranza Enrico Letta in caso di defezione Pdl) potrebbero sostenere un governo di scopo e mandare sostanzialmente in soffitta Beppe Grillo che ieri ha chiesto le dimissioni di Napolitano, definendolo fra l’altro “ottuagenario” (come se Rodotà fosse un adolescente). Del resto il governo delle larghe intese è frutto anche della scelta M5S, mesi fa, di non aderire a un governo di centrosinistra, perché dovevano, quelli di cinque stelle, aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. Ma la realtà, come si vede, è ben diversa. E la realtà, nei confronti di una popolazione disorientata, è quella dell’aumento Iva, martedì, ad esempio.

3 pensiero su “Crisi: domani riunione gruppi parlamentari Pdl con Berlusconi”
  1. leggo che il nostro parlamentare martinese,si dimostrerebbe niente affatto granitico,significa che non e’ allineato perfettamente ai colleghi del pdl o di Berlusconi in prima persona?se cosi fosse,avremmo a martina un parlamentare non al servizio del capo politico,ma della gente che anche qui da noi,chiede a gran voce di occuparsi delle vicende locali,che non sono poche.Per il resto sarei persino monotono se ripetessi che abbiamo bisogno di fatti e non di proclami.

    1. Grazie per il suo intervento. Di granitico non c’è il gruppo. Il parlamentare martinese avrà modo di chiarire la sua posizione anche in parlamento, posizione che, qualunque essa sia, è comunque legittima. (agostino quero)

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