La signora è andata a buttare la spazzatura, l’altro giorno. Zona via Resistenza.via Mottola. Ha aperto il cassonetto e invece di poter buttare la busta, si è beccata il morso del cane randagio che si trovava nel contenitore dei rifiuti.

Questo episodio grottesco quanto grave, conferma la situazione di emergenza-randagismo in città, con egnalazioni che giungono da quasi ogni quartiere ormai. Randagismo che non è responsabilità dei cani. Sia chiaro.

10 pensiero su “Cassonetto-choc, randagio morde donna”
  1. Se ci fosse stata la raccolta differenziata non dovevano esserci neanche i cassonetti. Quindi, non ci sarebbe il rischio (oggi realtà)di essere morsi….ed altri.

    1. Grazie per il suo intervento. Potrei rispondere “come ci è finito lei in casa sua che è chiusa?” e sarebbe la stessa assurda domanda che lei ha posto. Pensi che, forse forse, prima di essere chiuso quel cassonetto potesse essere aperto. Clamorosa intuizione, no? Comunque: o ce l’hanno buttato, il randagio nel cassonetto, o ci è finito da solo e la chiusura può essere stata fortuita. O proprio completamente chiuso il cassonetto forse non era. La ricostruzione che ci è stata riportata, peraltro, è quella descritta nell’articolo. La donna, oltretutto, si è rivolta a un legale nella prospettiva di un risarcimento eventuale, per le conseguenze di quel morso. (agostino quero)

      1. Ah, ha ragione scusi.
        Non mi era venuto in mente che è normale per un cane essere rinchiuso in un cassonetto.

        1. Grazie per il suo intervento. Lei ha posto una domanda: come è entrato il cane nel cassonetto chiuso (una domanda assurda). E io le ho detto, perché lei entra a casa sua chiusa? Si rende conto delle cose che dice? Non rigiri, dunque, la frittata. La gravità della vicenda riguardante i randagi è alla base di tutto, si figuri se qualcuno ce l’ha buttato, il cane nel cassonetto, quanto sia ulteriormente grave. Il randagismo non è responsabilità dei cani. Ma lei superficialmente non lo ha neanche notato nell’articolo. Il che naturalmente non mi sorprende, trattandosi di lei che ogni volta di più mi conferma di essere l’emblema di un aforisma di Oscar Wilde. Se lo vada a cercare e vi si riconoscerà subito, certamente. Ah, si organizzi perché nel giro di qualche giorno oscuriamo preventivamente tutti quelli che non si identificano con nome e cognome. A partire da lei. (agostino quero)

  2. Un contributo alla verità. Il randagismo dipende dagli abbandoni, dalla mancata sterilizzazione, dalla carenza dei fondi ma……attenzione, anche dallle leggi regionali. Nessuno lo dice ma è così. La legge 26/2006 della regione Puglia sancisce che i canili NON possono superare le 200 unità e devono ricoverare gli animali vecchi, malati, aggressivi. Nella NORMA il cane morsicatore deve essere ricoverato nel canile sanitario (quando c’è e ci sono i posti) deve essere curato e RIMESSO SUL TERRITORIO previo polizza assicurativa a cura del comune di competenza. Una norma che andrebbe bene laddove fossimo in presenza di un numero minimo di randagi. L’ultimo censimento ufficiale però parla, per la provincia di Taranto, di ben 14.000 randagi! Con il livello di riproduzione dei cani i conti sono presto fatti. Un cane femmina può avere due gravidanze all’anno con una media di 8 nuove nascite. Se non si procede con una moratoria il problema è di fatto irrisolvibile. Sarebbe cosa buona e giusta che queste cose fossero conosciute e se ne discutesse senza pregiudizi. Amare gli animali non significa odiare gli uomini! (e viceversa). In ogni cosa occorre misura. Poi c’è la questione dei controlli sui microchip dei cani di proprietà. Chi li fa? quanti ne fanno? La sensibilizzazione deve sempre essere seguita dal controllo e dalla sanzione. Altrimenti facciamo solo e sempre parole (Inutili)

    1. La mancanza di civiltà finalizzata al rispetto degli uomini, della cosa comune e dei cani è evidente e si può constatare anche con la presenza di escrementi di cane nelle diverse strade della città (addirittura sui cancelli e sui muri esterni delle scuole materne!!!!) dove i proprietari, infischiandosene dei principi civici e delle ordinanze sindacali esistenti in materia, lasciano sporco violando le disposizioni. Naturalmente, come ben dice il sig. Ruggieri, la mancanza di controlli determina tutte le situazioni evidenziate nell’articolo e nei commenti. Purtroppo, l’assottigliamento del numero dei vigili urbani ha portato a questo risultato ed i cittadini, sotto tutti gli aspetti, ne pagano le conseguenze. Nell’economia di tutta la situazione primeggiano i FURBI!

  3. Un anno fa ho presentato una petizione al sindaco problema randagi e l’alta velocità’ su via Mottola e queste sono le conseguenze .il problema d’ stato sottovalutato , tre sere fa sono stato inseguito da uno di quei cani presenti in zona(una ventina circa) e ho cambiato strada per potermi ritirare a casa, La situazione sta diventando grave

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