Così Gianfranco Chiarelli commenta la decadenza del Presidente di Forza Italia: “Chi ha deciso di sostenere quello che è ormai solo un governo di centro sinistra, sedendo al fianco di chi ieri ha ucciso la democrazia, rifletta anziché spargere lacrime di coccodrillo”

Ieri pomeriggio, alle ore 17.42, è terminata l’esperienza parlamentare di Silvio Berlusconi. L’aula del Senato, infatti, ha votato a favore della decadenza del senatore di Forza Italia, respingendo i nove ordini del giorno presentati da chi si opponeva alla procedura. L’uscita di scena del leader del centrodestra non va giù al parlamentare martinese Gianfranco Chiarelli, che in una nota stampa esprime tutta la sua disapprovazione per il voto favorevole alla decadenza:

“Sul piano giudiziario, al netto di tutte le riserve sull’accanimento che ha interessato Silvio Berlusconi negli ultimi venti anni, e con tutti i dubbi sulla fondatezza della sentenza Mediaset, attraverso l’afflizione della pena accessoria, il leader del centrodestra sarebbe comunque decaduto nei prossimi mesi, risolvendo così le ansie dei sostenitori della “legge uguale per tutti…..gli avversari politici”. E’ evidente quindi che quanto si è consumato negli ultimi mesi, con una vera e propria corsa da parte della sinistra, e non solo, ad accelerare i tempi dell’omicidio politico di Berlusconi, sovvertendo tutte le regole della democrazia con atti contra-personam, è spiegabile solo con la precisa volontà di eliminare dalla scena politica l’avversario politico che non si è riusciti ad eliminare con il voto. La piazza di ieri, l’energia e la passione di Berlusconi, hanno offerto la migliore risposta possibile, nonostante tutto e tutti, comprese le censure di chi ha avuto ordine di comprimere la libertà di espressione del pensiero. Berlusconi esce dal Senato ma non dalla scena politica; resta il leader di un centrodestra, quello vero, quello che ieri era in piazza a difendere ancora una volta la libertà. Quanti hanno deciso di sostenere quello che è ormai solo un governo di centro sinistra, sedendo al fianco di chi ieri ha ucciso non Berlusconi ma la democrazia, riflettano anziché spargere lacrime di coccodrillo.”

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