In occasione della Manifestazione provinciale della CGIL, che si terrà a Taranto il prossimo 14 novembre, si svolgerà questa sera alle ore 18.00, presso la sede del sindacato di via Pantaleone Nardelli, una pre-assemblea pubblica organizzata da CGIL Martina per discutere della delicata situazione lavorativa a livello nazionale e soprattutto locale. Al dibattito, cui è invitata tutta la cittadinanza, prenderà parte anche il Segretario generale provinciale CGIL, Gino D’Isabella.

A riguardo si è espressa nella giornata di ieri la responsabile locale di CGIL Martina, Isabella Massafra, che ha fatto il punto della situazione e chiarito gli intenti rispetto all’assemblea di questa sera e più in generale alla manifestazione del 14, una giornata in cui tutta l’Europa colpita dalla crisi del lavoro si mobiliterà in piazza per dire basta all’austerity ed in cui verranno osservate quattro ore di sciopero generale contro le politiche comunitarie e nazionali, a partire dalla legge di stabilità. “Si terranno in tutte le città manifestazioni, cui, ci auguriamo, partecipi il maggior numero di lavoratori – ha affermato la responsabile –  per chiedere alle Istituzioni europee e al Governo nazionale, che hanno gestito fino ad ora le politiche volte al superamento della grave crisi finanziaria ed economica, di cambiare rotta, essendo oramai abbastanza chiaro che, con i provvedimenti assunti fino ad ora, la tanto decantata e promessa ripresa non solo non c’è stata, ma anzi ha assunto le sembianze minacciose della recessione.”

Con numeri che parlano di 25 milioni di cittadini europei senza lavoro, il 50% di disoccupazione giovanile e con un diffuso senso di ingiustizia sociale, uno sguardo verso la nostra realtà locale non può che intimidire ulteriormente. “La nostra realtà rappresenta in modo emblematico questa grave situazione economica e sociale, – ha continuato la dott.ssa Massafra – in provincia di Taranto e nella nostra città le enormi difficoltà che incontrano le famiglie si accrescono ogni giorno di più: cresce il numero dei disoccupati, dei cassintegrati, dei lavoratori in mobilità e purtroppo la situazione si aggraverà per la stretta che il Governo centrale ha imposto all’utilizzo degli ammortizzatori sociali (tempi di cassa integrazione e di mobilità sempre più ridotti), determinando un vero e proprio smantellamento della protezione sociale.”

Una situazione che si fa, a suo dire, ancor più critica se si pensa alla morsa fiscale in cui sono strette aziende in crisi e famiglie spesso non più in grado di badare a loro stesse. “L’introduzione dell’IMU sulla prima casa per tutti e l’aliquota elevata sulla seconda casa, in una realtà come la nostra, dove la seconda casa non è frutto di una libera scelta, bensì un carico acquisito, insieme all’aumento delle tariffe dei servizi, determineranno un impatto incalcolabile sulla vita quotidiana dei cittadini, e accadrà che molti di essi, che fino ad oggi sono stati ligi al dovere di far fronte al pagamento delle tasse e delle bollette, non lo potranno più fare.”

Uno stato di dibattito dunque è quello che si auspica la CGIL con l’assemblea odierna, un momento in grado di far nascere una spinta verso la costituzione di una nuova eguaglianza sociale che garantisca produttività, distribuzione di ricchezza e diritti per ciascun cittadino, in un’ottica di legalità nuova e mai sperimentata.

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