Stamattina.

Il cronista viene avvicinato da un uomo che gli chiede di fare qualcosa per segnalare un problema increscioso.

Qual è il problema?, chiede il cronista.

E l’uomo: da un paio di mesi almeno, passare vicino allo stadio è impossibile. Vicino all’ingresso dello stadio.

Il cronista: quale ingresso? Via dello Stadio o via della Sanità?

L’interlocutore: l’ingresso di via della Sanità.

E il cronista si fa spiegare perché.

Dice l’uomo: bisogna intervenire al più presto perché dalla fogna lì esce un odore terribile, insopportabile. Si propaga da lì all’altro tombino, che è vicino alla rotatoria. Il timore è che si sia rotto qualcosa e non vorrei che finisse nelle acque bianche.

Al di là del pericolo rappresentato, c’è anche il dato olfattivo, di cui tenere conto, pensa il cronista. Che da astemio puro che non capisce niente di vino, improvvidamente, si rivolge al suo interlocutore e dice: data la vicinanza con la vinicola, non è che può essere mosto fermentato? Domanda per capirne di più, domanda sgarrata in pieno, appunto degna di uno che non ci capisce niente.

Risposta dell’interlocutore, che italianizziamo ma che sarebbe in puro dialetto: che mosto e mosto, questa è m… (anzi, lo dice con un paio di emme). Noi la puzza della m… (due emme anche qui, in verità) la conosciamo.

Dopo questo agghiacciante scambio di battute ne ricaviamo l’impressione che sia proprio grave, la situazione lì. Un controllo da parte di chi deve, è urgente.

(foto: via Sanità)

4 pensiero su “Altro che mosto, questa è…”
  1. Bravo il signore, quell’acqua finisce proprio nelle falde ed i vigili urbani qualche settimana fa sono stati alelrtati e sono intervenuti perchè quelle acque puzzolenti erano finite nella vasca ri raccolta acqua piovane – dinanzi l’ex Italvetro, proprio dove è posizionato il giardino ex parco giochi (ora ricettacolo di tutto, anche di m…..) – e dalla vasca fuoriuscite nel canale (quello famoso dei cancelli, poi rimossi) e dal canale assorbiti dalla falda tramite un foro, a suo tempo trivellato. L’odore era nauseabondo e le zanzare e gli insetti proliferano anche perchè nella curva (dove c’è la pozzanghera profonda almeno 20cm che diventa piscina quando piove) la strada viene utilizzata da tanti soggetti (anche rivestenti cariche pubbliche e somiglianti al terzino sinistro del calciobalilla) perche, forse, l’aria presente stimola i loro cani nei propri bisognini che vengono rimossi dall’acqua piovana (quando piove intensamente) perchè anche gli operatori ecologici ritengono necessario creare il giusto Habitat ed evitano di raccoglirli (i bisogni dei cani). Da tempo (anni) che si evidenziano queste situazioni ma tutto viene fatto nel segno della continua (in)efficienza amministrativa.
    Dovendo da ora programmare i regali di Natale, a chi si deve omaggiare l’agnello per quanto svolto a disobbligo per quanto fatto?

  2. Io abito proprio da quelle parti e la puzza è insopportabile. Deve essere successo qualcosa di grave e bisogna provvedere con urgenza.

  3. In un paesino montano del lombardo c’e’ solo un toro, di proprietà di un contadino, e tutti devono pagare questo contadino per far coprire le loro vacche dal toro. Un giorno, in consiglio comunale, si vota di comprare il toro del contadino e farne un bene pubblico. Tirando il prezzo per giorni, riescono alla fine a comprare il toro dal contadino, ma quando si tratta di montar vacche, il toro non fa nulla… zero.

    Disperati, i contadini e il sindaco vanno dal vecchio padrone del toro e gli chiedono come mai non copre le vacche. Questi se ne va a vedere il toro, e lo trova nel suo recinto the bruca tranquillo.

    “Uè, toro” gli dice “Perchè non trombi più?”

    E il toro gli fa:

    “Uè, pirla, adesso sono impiegato comunale!”

  4. Per completezza di informazione è utile evidenziare che nella zona sono ubicate due strutture che dovrebbero tutelare la salute: l’ufficio sanitario e d il CUP, entrambe della ASL/TA. Del resto, quanti casi di infezioni SEU si sono verificati a Martina? Al momento non me ne risultano. Quando scoppierà il caso SEU si pensa!

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