Incontriamo una giovane mamma e moglie, a passeggio con il suo bambino di un anno e con suo marito. Dopo i convenevoli, la lamentela: “non so piùche fare, finirò per scrivere al sindaco”. Ci facciamo raccontare di che si tratta.

La famiglia, come altre centinaia di persone, vive in via dello Stadio. Attraversare la strada è ogni volta una scommessa, racconta la signora, perché “le macchine corrono troppo. Il traffico è disordinato. Il bello è che quando vede il pedone approssimarsi ad attraversare, l’automobilista certe volte accelera anche”. Come per riaffermare che tocca prima a lui.

Segnaletica che lascia a desiderare, educazione degli automobilisti pure, condizioni della strada che non sono un granché. La richiesta della signora è condivisa da molti altri cittadini che vivono nella zona, compresi quelli che hanno subìto in passato delle conseguenze, o che hanno visto i loro figli finire sotto una macchina.

Limitatori di velocità, vigilanza, controllo, prevenzione, repressione. Fra queste possibilità, ce ne dovrà pur essere una che l’amministrazione pubblica metterà in atto per ascoltare la giusta lamentela delle persone.

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