La storia riguarda un pensionato di Alberobello. Un uomo del nostro territorio, che negli anni scorsi ottenne un alloggio popolare.

Poi, nel recente periodo, l’istituto autonomo case popolari di Bari ha avviato un’indagine per verificare se fra gli assegnatari delle case ci siano anche persone non titolate. Ricchi, straricchi, e con alloggi popolari, che poi magari subaffittano. Una cosa vergognosa a fronte della crisi che riguarda molte, troppe, famiglie.

Nella loro ispezione, quelli dell’Iacp di Bari si sono imbattuti anche nella dichiarazione dell’uomo di Alberobello, titolare di un alloggio popolare: un milione centosessantamila euro di reddito. E con quei soldi, altro che casa popolare. Sono andati, dunque, a contestare al signore, la sua titolarità ad avere la casa: insomma, l’uomo ha rischiato di essere sbattuto fuori da casa sua, fin quando non è venuta fuori la dichiarazione vera, cioè un reddito da undicimaseicento euro. L’uomo aveva sbagliato trascrizione della situazione reddituale. Chi ha detto che gli zeri non contano? Averne messi troppi ha fatto rischiare una casa a una persona.

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