In alcuni punti del centro storico i tombini per lo scolo delle acque piovane sono praticamente otturati. Non ci sono state piogge recenti, eppure molti di loro sono pieni di acqua, spesso maleodorante. È acqua stagnante, che invece di scorrere via e di essere portata a valle rimane lì.

Ad onor del vero va detto anche che altri tombini invece sono in stato normale, segno questo che c’è qualcosa che non va in alcune condutture: probabilmente la polvere, i piccoli oggetti e la sporcizia che finisce nelle grate causa dei restringimenti, dei blocchi che impediscono ciò per cui sono stati creati: portare via l’acqua piovana e non fare allagare le zone circostanti.

Non dobbiamo confondere i tombini neri con una apertura piccola, posizionati nei decenni dall’acquedotto pugliese con le grate nere, larghe qualche centimetro, che il linguaggio burocratico definisce “tombini per lo scolo delle acque meteoriche”. Le prime sono, appunto, di responsabilità dell’acquedotto, ma le seconde del Comune, che ne deve curare la manutenzione.

Anche i canali di scolo sottostanti ai marciapiedi, realizzati per la raccolta delle acque piovane, in alcune zone nuove della città, sono spesso colmi di rifiuti: ammassi di polvere, ciottoli, mozziconi, impediscono lo scorrere dell’acqua. Non occorre un mago per capire cosa può accadere al primo acquazzone autunnale: i tombini strariperanno in alcune zone, i muri imbiancati del centro storico saranno insozzati, e quando la forza dell’acqua riuscirà a fare pressione sui blocchi, smuovendoli, l’acqua si riverserà a valle verso il Votano o in via Bellini.

I tombini intasati sono anche un problema per l’igiene pubblica: in un ambiente malsano come un tombino attecchiscono facilmente parassiti come mosche, zanzare, zecche e altri. L’amministrazione comunale, per tramite dell’assessore Coletta, ha reso noto che nei prossimi mesi l’acquedotto intraprenderà finalmente, dopo una settantina di solleciti da parte del Comune, le operazioni di disinfestazione e derattizzazione delle fogne nere. Contemporaneamente, da oggi, 24 ottobre, il Comune potrà iniziare le operazioni, rese ora annuali, di derattizzazione e disinfestazione di alcune aree della città e della fogna pluviale.

Per cui lanciamo il nostro appello: sapendo che dovranno occuparsi a breve di questo problema, lo si affronti fino in fondo, sbloccando rapidamente le condutture otturate, per evitare di arrivare impreparati agli acquazzoni che già dalle prossime settimane sono previsti dai metereologi. Altrimenti, stando così le cose, se non si cura oggi il deflusso delle acque piovane, sarà più facile domani attraversare la nuova rotatoria prevista all’inizio di via Mottola con un motoscafo che non con una moto e basta.

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