“Se il sistema tiene, previste altre 1000 assunzioni a gennaio 2015”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile.

Quello alla salute è uno dei diritti fondamentali, che però si trova a dover fare i conti con una gestione “aziendale” dove troppo spesso i numeri prendono il posto degli ammalati. Ma una volta tanto, un numero come 800 nuove assunzioni previste dalla giunta regionale pugliese diventa una buona notizia, un segnale che deve andare al d là di ogni considerazione politica “di parte”. La Giunta regionale pugliese ha infatti approvato la delibera che dà il via libera alle assunzioni nel sistema sanitario, consentendo alle Asl di coprire 800 posti da attingere dalle liste di mobilità o, nel caso non bastassero alla copertura, da concorso. “Possono così partire – ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – le prime 800 nuove assunzioni tra medici e infermieri. Abbiamo scelto con lo sguardo rivolto alle necessità degli ammalati dove c’è carenza organico”. “Le assunzioni previste dalla delibera che abbiamo approvato oggi – ha detto l’assessore al Welfare Elena Gentile durante la presentazione alla stampa con il presidente Vendola – sono previste in tutte le Asl, le aziende ospedaliere e Irccs pubblici, a parte lasl Bat che dovrà attendere il prossimo turno e che è già inserita nei prossimi appuntamenti della seconda fase del piano”. “Nella seconda fase – spiega la Gentile – saranno possibili anche le assunzioni dei dirigenti di unità operative complesse, i primari. Con queste assunzioni usciamo dal tunnel del piano di rientro. Avevamo perso circa 5.000 addetti: adesso iniziamo a ripopolare le corsie, a ridare tono al territorio, anche in vista del potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata”. La Gentile ha spiegato che “sono già attivi i bandi per la mobilità extraregionale, con i quali si potrà già provvedere alle immediate assunzioni tramite le graduatorie. Se non ci saranno domande per la mobilità, in tempi brevissimi le Asl provvederanno a concorsi mirati orientati sul fabbisogno. Se il sistema terrà, d’accordo con tutti gli attori istituzionali, a gennaio 2015 potremo dare il via a altre 1.000 assunzioni per ripopolare ospedali e medicina territoriale”.

 

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