L’Ordine degli Architetti di Taranto plaude all’iniziativa del premier Renzi

“L’iniziativa del neo premier Matteo Renzi volta a mettere al centro dell’agenda politica la riqualificazione delle scuole italiane come volano per la ripresa delle attività economiche ed in particolare del comparto dell’edilizia, rappresenta senza dubbio una occasione che i comuni italiani non possono perdere”. Inizia così una nota stampa dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Taranto, che plaudono alla proposta del Primo Ministro. “Oltre alla valenza meramente simbolica, la proposta politica del governo pone per la prima volta negli ultimi anni il tema delle strutture scolastiche pubbliche, del loro stato di conservazione e della necessità impellente di riqualificare un patrimonio edilizio troppo spesso inadeguato dal punto di vista architettonico, strutturale, energetico ed impiantistico. Realizzate in prevalenza diversi decenni fa, gli istituti scolatici italiani non rispondono più alle esigenze didattiche moderne, ai canoni di risparmio energetico richiesti, alle necessità impiantistiche di una scuola moderna. Nel migliore dei casi sono state soggette negli ultimi anni solo ad interventi occasionali di manutenzione straordinaria quando invece abbisognerebbero di un vero e proprio ripensamento radicale, anche per una riqualificazione architettonica complessiva del paesaggio urbano italiano”. Ricordiamo che Renzi, lo scorso 3 marzo, inviò una lettera a tutti i sindaci italiani per chiedere quali scuole avessero bisogno di interventi. Gli interessati avrebbero dovuto rispondere entro il 15 marzo e tra i primi comuni a rispondere fu proprio quello di Martina Franca, con la richiesta di accesso ai finanziamenti per la struttura scolastica “Sant’Eligio”.

“Gli ottomila comuni, le oltre 100 province italiane, cui compete la responsabilità e la custodia degli istituti scolastici pubblici di ogni ordine e grado, saranno chiamati – prosegue la nota stampa firmata dal Presidente arch. Massimo Prontera – in tempi brevissimi a fornire al governo le indicazioni e gli elenchi delle scuole cui concentrare gli interventi di riqualificazione. E’ una occasione assolutamente da non perdere soprattutto se sapranno cogliersi le reali opportunità offerte da questa iniziativa. Opportunità legate a rendere le scuole sicure dal punto di vista strutturale, a norma dal punto di vista impiantistico, efficienti dal punto di vista del contenimento energetico, funzionali dal punto di vista didattico, belle dal punto di vista architettonico. Una occasione per i progettisti che potranno legare il proprio nome e la propria professionalità ai circa 10 mila interventi previsti. Una occasione per le nostre città per dotarsi di architetture legate al linguaggio della contemporaneità, e che avvicini l’Italia alle migliori esperienze realizzate e in corso di realizzazione negli altri paesi europei.

L’appello che l’Ordine degli Architetti di Taranto, in piena coincidenza con gli intendimenti del proprio Consiglio Nazionale, intende fare alle amministrazioni del territorio, riguarda la necessità di non perdere questa importantissima occasione, cogliendo da subito la valenza strategica di un intervento che riguarderà tutto un territorio. Coinvolti saranno gli studenti e le famiglie in primis, ma anche progettisti ed imprese, con l’obiettivo di rimettere in moto il comparto dell’edilizia attraverso la riqualificazione del patrimonio pubblico comunale e provinciale, partendo proprio dalle scuole.

L’architettura può avere un ruolo decisivo in questo processo e attraverso lo strumento del concorso di progettazione, che ogni amministrazione locale dovrà bandire per garantire la massima partecipazione e la migliore proposta possibile, interventi di semplice manutenzione straordinaria potranno trasformarsi in occasioni straordinarie per restituire al territorio un patrimonio edilizio dall’alto valore culturale e dal linguaggio architettonico contemporaneo.

L’Ordine degli Architetti di Taranto è, come sempre, sin da ora disponibile per partecipare a questo processo insieme a tutte le amministrazioni locali, fornendo il proprio contributo in termini di professionalità e risorse intellettuali”.

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