Il rebus non è tanto se Prodi ce la faccia (servono 504 voti almeno) perché tutti o quasi lo ritengono impossibile in questo quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica.

Il rebus è se Prodi sia in grado di arrivare a una quota di voti di almeno 450 consensi, perché sotto quella cifra anche Prodi verrebbe considerato più o meno bruciato.

Potenziali: il centrosinistra ha 496 voti ma di essi, 32 al precedente scrutinio hanno votato per D’Alema, in dissenso con la candidatura-Prodi.

Poi ci sono 69 voti di Scelta civica, che in teoria dovrebbero votare tutti per Anna Maria Cancellieri.

Poi ci sono 163 del movimento 5 stelle, il cui candidato ufficiale è Stefano Rodotà.

Pdl e Lega non hanno partecipato al voto.

Prodi può perdere qualcosa all’interno del suo schieramento o, al contrario, guadagnare qualcosa dagli altri. Ma sotto 450 voti, per il centrosinistra sarebbe il secondo disastro in due giorni. Forse quello definitivo. Fra breve lo spoglio.

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