Se ieri dal consigliere regionale Francesco Laddomada era arrivata una speranza per salvare l’ufficio postale nel centro storico di Martina Franca, oggi un documento di cui siamo entrati in possesso gela molte speranze. Auspicando che non siano gelate tutte le speranze.

Il 21 dicembre una nota inviata ad un esponente istituzionale che si era interessato della questione era netta: pur con tutte le comprensibili aspettative della popolazione martinese, “dispiace dover confermare che l’ufficio postale ‘Succursale 1’ non può restare nell’attuale sede”.

Motivo: la locazione della sede, che è di proprietà di un privato e della curia tarantina. Poste italiane aveva già ricevuto dal Comune, da tempo, la comunicazione di disdetta della locazione; poi c’era stato un tentativo di rimanere lì, che è nelle intenzioni della società di comunicazione. Ma, mentre la curia aveva mostrato disponibilità a rivedere la decisione, il privato non ne ha voluto sapere, pertanto Poste italiane ha “programmato per l’anno 2013 il riposizionamento dell’ufficio in esame presso un nuovo locale, per il quale è già stato formalizzato il contratto di locazione”.

Fra l’altro, il nuovo ufficio, secondo il direttore Affari istituzionali di Poste italiane, è già stato progettato.

Questa la situazione descritta il 21 dicembre scorso dai vertici di Poste italiane. Sembra in netto contrasto con l’apertura espressa dai vertici interregionali della società e comunicata al consigliere regionale Francesco Laddomada.  Ovviamente si fa il tifo per la soluzione migliore nell’interesse della cittadinanza.

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