Un nuovo appuntamento con la cultura e con l’avvicinamento al mondo dei libri è quanto propone la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, che ha indetto per il nuovo anno 2013 un laboratorio di lettura e scrittura destinato ai ragazzi. Il percorso, intitolato “La porta aperta”, è un omaggio al regista teatrale Peter Brook, e si svolgerà nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2013.

Lo start ufficiale del laboratorio è fissato per il 16 gennaio, a cura dal responsabile del Teatro Crest di Taranto, Gaetano Colella, partner del progetto assieme all’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Martina Franca.

L’appuntamento con il corso didattico di lettura e scrittura, un ambito così cruciale eppure così poco sentito dai ragazzi nell’era delle tecnologie usa e getta, si presta come soltanto il primo degli eventi che la Fondazione Grassi ha in mente per la nuova annata 2013, vista l’adesione anche per quest’anno al progetto “I Saperi dello Spettacolo” mirato alla formazione culturale e identitaria del pubblico, soprattutto più giovane, percorso patrocinato dalla Regione Puglia.

Come modello di riferimento culturale, cui è stata destinata anche la dedica del progetto, è stato scelto il regista teatrale londinese Peter Brook, in scena a partire dagli anni ’60 con le più straordinarie opere del talento shakespeariano (l’”Amleto” del 1955 e il “Re Lear” del 1962), fino all’opera massima personale, il “Mahabharata” del 1985, della durata di ben nove ore. Del genio creativo di Peter Brook ispira in particolare la teoria che sta alla base del suo teatro povero ed efficace per quello che vi si comunica, e non per dove lo si fa. “E’ sempre il teatro popolare a salvare la situazione. – scrive Brook nella suo saggio sul modo di intendere il teatro intitolato ‘Lo spazio vuoto’ – Nelle diverse epoche ha assunto molte forme, ma l’elemento che le accomuna è uno soltanto: una certa ruvidezza. Sapore, sudore, rumore, odore: teatro che non è in un teatro, ma su carri, palchi mobili, pedane rialzate; spettatori in piedi o seduti ai tavoli, davanti a un bicchiere, che partecipano all’azione, che rimbeccano gli attori; un teatro fatto nei retrobottega, nelle soffitte, nei granai; soste di una sola sera, un lenzuolo lacero appuntato alle due estremità della sala, pannelli malconci che nascondono cambiamenti rapidi. Con un unico generico termine – teatro – si designa tutto questo. ”

Nel corso del laboratorio di lettura e scrittura“La porta aperta”, i ragazzi coinvolti, tutti di scuole secondarie di II grado, si confronteranno con esercizi ed espedienti che li aiutino a migliorare il proprio personale livello nel leggere un testo o nello scrivere in maniera creativa, soprattutto per quello che riguarda la scrittura teatrale. Il percorso sarà inoltre intriso di spazi dedicati al teatro d’autore e alla musica, con l’importante obiettivo di sensibilizzare i più giovani a conoscere ed apprezzare il genere dell’opera lirica, di cui Martina si fa annualmente portavoce in tutto il mondo con il Festival della Valle d’Itria, per un teatro che sia portatore di immagini ed emozioni da lontano e anche da più vicino.

 

Giovanni D’Aprile

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