Mercoledì 29 gennaio, ore 17.30, auditorium Cappelli.

Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, in un campo nazista la giovane Oma riusciva far festeggiare ai bambini prigionieri la festa ebraica dell’Hanukkah, la Festa delle Luci. Da questo fatto realmente accaduto, raccontato da una sopravvissuta alla Shoah, la scrittrice americana Marci Stillerman pubblicò il racconto “Nove piccoli cucchiai”. Proprio a questo racconto si sono ispirati gli studenti di tutti gli istituti comprensivi cittadini, “Aosta”, “Chiarelli”, “Giovanni XXIII”, “Marconi” e “Grassi”, per allestire la rappresentazione che verrà messa in scena mercoledì 29 gennaio alle 17.30 presso l’auditorium Cappelli in occasione della giornata della memoria. La storia è narrata dalla stessa Oma, una reduce della Shoah, che grazie alla generosità e al sacrificio di alcune internate realizzò nel lager una “chanukkia”, il candelabro tradizionale della festa delle luci, avendo a disposizione soltanto nove semplici cucchiai. Anni dopo, ormai nonna, Oma racconterà ai suoi nipoti l’incredibile vicenda di come le fu possibile reperire quei nove cucchiai. I ragazzi cercheranno di riproporla, liberamente interpretata. Emblematico che, in un luogo dove prevaleva l’oscurità, si festeggiasse la luce, simbolo della vita.

(Immagine: un channukia, candelabro a nove lumi)

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