Uno degli argomenti di discussione, stralciati nella precedente edizione dell’avvincente telenovela che è il consiglio comunale martinese, è la modifica dell’articolo 15 che regola la commissione paesaggistica martinese. Questa modifica consiste nel dare l’obbligo alla commissione di esaminare con un sopralluogo i siti per i quali ha espresso parare negativo, per poter controllare de visu la fondatezza del no a qualche intervento. La modifica, presentata dal consigliere Lafornara (pd) non è gradita dalle opposizioni che hanno preso la parola, come Udc e Idea Lista. “Si tratta di una modifica inutile, per un problema che non esiste” ha commentato Muschio Schiavone, e “si tratta di un vincolo burocratico dannoso e ridicolo” ha commentato Marraffa. La questione che non piace a molti è l’inutile necessarietà di una visita in loco della commissione, cosa che potrebbe aumentare i tempi di approvazione, sicuramente, e forse a causare altri effetti. Infatti indirettamente rendere questa visita obbligatoria significa spingere la commissione ad approvare tutto per non avere il “fastidio” di doversi spostare. È inoltre insensato fare un sopralluogo, perché per giudicare la possibilità di costruire o meno qualcosa in un territorio, come il nostro, in cui vi sono delle regole abbastanza precise – non si possono abbattere o stravolgere i trulli nella valle d’Itria – è necessario vedere le carte, i progetti, senza recarsi in un posto. Dare al cittadino la sola possibilità di comunicare alla commissione di accettare il rifiuto della commissione paesaggistica senza che questa, a spese del cittadino stesso peraltro, faccia un sopralluogo inutile, rischia di creare un processo dannoso. Il segretario generale De Caro, interrogato in proposito, ha espresso il suo parere sostenendo che il singolo cittadino è già tutelato da possibili errori della commissione, per cui la obbligatorietà di una visita di controllo è poco sensata. Il consigliere Fumarola, del pdl, ha voluto intervenire per chiedere lo stralcio di questo provvedimento “perché non ha ragione di esistere”. Le perplessità aumentano perché, come ricorda Muschio Schiavone, non solo esiste già in legge la tutela contro un parere negativo della commissione, ma in quasi cento progetti sottoposti ed esaminati solo tredici hanno ricevuto parere negativo, e in nessun caso il parere negativo è stato contestato dal cittadino che aveva presentato il progetto.
Per Donnici (pd) questa modifica potrebbe essere una ulteriore tutela in accordo con la legge, ma l’irata arringa in difesa dell’accoglibilità di questo progetto è fatta dal consigliere Lafornara: “il pptr della Regione Puglia non è vangelo, ci possono essere errori” ha detto. Donnici ha chiesto al segretario se questo provvedimento è contrario o no alla legge vigente: il segretario ha confermato che in alcuni casi è inutile, in quanto un sopralluogo in un’area non edificabile non può cambiare le leggi né creare qualcosa di sensato, e in altri casi anticipa altri elementi già previsti dalla legge come il ricorso contro un parere negativo, per cui non è contrario ma non è nemmeno utile. Il vicepresidente del consiglio Cervellera ha messo ai voti la proposta del consigliere Pasculli di rinviare la discussione, decisione approvata dalla maggioranza con il voto contrario delle opposizioni e del consigliere Lafornara

Daniele Milazzo

Un pensiero su “Modifica regole paesaggistiche, discussione in consiglio”
  1. lafornarra,sembrava un consigliere senza parte e ne di parte,cosa e’ successo?sembrava essere li sul banco assegnatoli solo per alzare la manina,quando gli facevano cenno di farlo,consigliere lo spieghi ai martinesi questo cambiamento,al di la delle sue rivendicazioni inutili.

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