Il Meetup Movimento 5 Stelle di Martina Franca, con una lettera al Sindaco, all’Arpa e al Direttore Generale ASL di Taranto,  segnala un probabile malfunzionamento di un depuratore delle acque reflue sulla strada tra Martina Franca e Locorotondo. Di seguito la lettera inviata:

“In data 11/12/2013 in prossimità dell’inghiottitoio adibito a smaltimento acque reflue urbane, nei pressi della statale 172 (Martina Franca-Locorotondo) ed ubicato in un fondo privato di proprietà della sig.ra Minardi Angela , si è verificato un fenomeno di subsidenza locale “sinkhole”. La voragine di circa 6 mq. era ricolma di acqua maleodorante di colore verde scuro, con un grosso quantitativo di materiali galleggianti di colore grigio-bianco, come da foto allegata. Su sollecito di alcuni residenti ci siamo recati recentemente sul luogo interessato dal fenomeno “sinkhole” e colloquiando con il proprietario del fondo su cui insiste tale inghiottitoio, siamo venuti a conoscenza di altri fenomeni strettamente collegati al processo di smaltimento delle acque reflue,in uscita dal depuratore che possono in qualche modo rappresentare un serio rischio igienico sanitario prima che ambientale:

Spesso a seguito di grosse portate della tubazione di scarico del depuratore nel sottosuolo si osservano fenomeni di allagamento nei terreni adiacenti il recapito finale dei reflui. Le acque fuori uscite dal sottosuolo presentano una colorazione verde scura con un abbondante quantitativo di corpi galleggianti di colorazione variabile, vedi foto allegata.

Le acque emanano forti odori nauseabondi, tipici reflui non trattati, inoltre in caso di forte affluenza si verificano fenomeni di tracimazione dai tombini di ispezione della condotta.

A fronte di quanto descritto chiediamo Vostro urgente intervento al fine di valutare quanto segue:

  • il grado di inquinamento dei terreni adiacenti il recapito finale dei reflui
  • le condizioni della falda idrica
  • la rispondenza alla normativa di legge in essere del depuratore e il suo effettivo funzionamento

Facciamo presente che i terreni interessati dal fenomeno sono utilizzati a fini agro-alimentari”.

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