Inizia a porte chiuse l’avventura del Martina nella Lega Pro unica. La prima competizione ufficiale della stagione, la gara di Coppa Italia contro il Vigor Lamezia sarà il primo test vero prima dell’inizio del campionato. Non poteva iniziare più in salita la strada dei biancazzurri di mister Ciullo, perché la squadra non sembra essere pronta né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista della rosa, tanto che al momento in cui scriviamo nessun giocatore tranne De Risio sembra aver ufficializzato il proprio impegno con la società del Martina. Nemmeno Ciullo.

Ma è l’aspetto tecnico a preoccupare di più, perché non solo i biancazzurri hanno per il momento affrontato una sola amichevole (tra l’altro tra loro, come fosse una particella d’allenamento, ma mancano pezzi importanti della squadra, così come piacerebbe al mister di Taurisano, capace di passare agevolmente dal 4 4 2 al 4 3 3. Mancherebbe la difesa centrale e una punta di peso, capace di affiancare Montalto nella difficile impresa di regalare gol e quindi punti. Se la presenza di Gambino non è più tenuta in considerazione dalla società, si attende ancora di sapere come va a finire con Amodio e Bogliacino.

In campo al Tursi il mister proprio non voleva andare, senza prima essere sicuro della squadra messa in campo, anche perché la prima sfida in casa significa determinare il rapporto tra squadra città e tifosi ed è ovvio che si voglia fare una bella figura. Ma si sa, contro il vento si può andare, ma non contro gli eventi avversi della sorte. Il Lamezia ha chiesto e ottenuto che si giocasse a Martina, invertendo il campo, per problemi allo stadio di casa. E alla fine l’ha spuntata, ma siccome il Tursi deve ancora approntare le modifiche necessarie per gli adempimenti imposti dalla lega, anche se tra i parametri del ripescaggio c’era proprio l’obbligo di avere già lo stadio a norma, come le biglietterie e la zona di pre filtro, il Martina ha chiesto e ottenuto che si giocasse a porte chiuse. Una decisione che non potrà che far piacere alla panchina che subirà sicuramente meno pressione.

Nel frattempo la società ha sviluppato una nuova strategia di comunicazione, prendendo coscienza che nel terzo millennio, volente o nolente si è argomento di discussione ed è obbligo di un buon ufficio comunicazione tentare di dirigere la direzione. La società intende instaurare un rapporto di reciproca soddisfazione, aprendo un dialogo con la stampa. Sono in programma, per esempio, incontri tematici settimanali per approfondire alcuni temi.

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