Il difensore Zammuto, oggi capitano vista l'assenza di Petrilli

Gli ospiti, vittoriosi per 1-4, si godono la vittoria ma giudicano “eccessivo il risultato a sfavore del Martina”. Il capitano dei biancoazzurri Zammuto prova a spiegare la brutta prova della squadra: I primi due gol nascono da errori personali, mentre sul terzo e quarto eravamo in avanti per cercare il pareggio”. Mister Bocchini parla anche dell’esclusione di Belleri: “Nel gruppo ci sono delle regole e vanno rispettate”  

In sala stampa tutti i protagonisti della partita, sia vincenti che perdenti, sembrano concordare su un paio di punti: il risultato è bugiardo, perché penalizza eccessivamente il Martina ed è difficile da analizzare una gara del genere.

Partiamo dai vincitori. Il mister del Teramo, Vivarini, si dichiara “contentissimo per il risultato, perché vincere a Martina non capita spesso. Noi abbiamo preparato la partita nel modo giusto, abbiamo preso in mano il gioco, abbiamo avuto il campo a disposizione. La sconfitta non è giunta per demerito del Martina, che nell’ultimo quarto d’ora ha pressato bene e ci ha fatto sbagliare parecchi passaggi. Noi siamo stati bravi nelle ripartenze e il 4-1 finale può risultare eccessivo”. Una grossa mano per portare a casa la vittoria è giunta anche dalla panchina, con Petrella e Casolla andati a segno: “Chi è entrato nel secondo tempo ha fatto bene. La mia squadra ha la volontà e l’umiltà della sofferenza ed è questo che ha fatto la differenza. Siamo stati bravi ed attenti. Ho avuto qualche problema perché Serraiocco mi aveva messo in preallarme per un fastidio, così come De Fabritis, ma hanno retto per tutta la gara”. La vittoria del Teramo sorprende anche perché giunta su un campo difficile, vista l’abitudine della squadra ospite a giocare sul sintetico: “Siamo abituati al campo sintetico e sul campo pesante del Tursi i miei giocatori qualcosa hanno risentito, sia a livello di tenuta che sugli appoggi”.

Anche Petrella, subentrato nei primi minuti della ripresa ed in grado di marcare il gol del 2-0, ritiene esagerato il risultato maturato in terra martinese: “Dopo aver subito il gol del 2-1, che poteva riaprire la partita, ci siamo abbassati un po’ troppo, ma abbiamo avuto la forza di ripartire e portare a casa i tre punti. Nel finale abbiamo dilagato, anche se il risultato è stato bugiardo”.

Davvero soddisfatto il bomber di giornata, Bernardo, autore delle reti che hanno aperto e chiuso il tabellino dei marcatori, anche se il centravanti rende merito all’intero gruppo: “Sono contento per i tre gol in due partite (l’attaccante è andato a segno anche nella scorsa partita del Teramo, ndr), ma l’importante non è chi fa gol, ma che il Teramo vinca. E’ giusto elogiare Dimas: essendo un mio compagno di squadra, più gol segna e meglio è per la squadra. I primi dieci minuti abbiamo sofferto tanto – continua Bernardo – poi abbiamo segnato e ci siamo tranquillizzati. Ricordavo il Tursi più caloroso: è bello giocare qui, perché i tifosi sono calorosi e a volte permettono anche di vincere le partite”.

Per il Martina, in sala stampa si presenta il capitano di giornata, Zammuto, che fornisce la propria lettura della gara: “I primi 20-25 minuti il Teramo non ha fatto un tiro in porta mentre noi ci siamo presentati più volte in area avversaria. Per gran parte della partita li abbiamo chiusi nella loro metà campo. Abbiamo preso i primi due gol stupidi, ma per episodi. Non è vero che non abbiamo giocato. E’ difficile analizzare una partita in cui abbiamo subito quattro gol. E’ un problema mentale, visto che siamo una squadra giovane, ma dobbiamo curare il problema e dobbiamo far sì che una volta subito il gol dobbiamo reagire e non abbatterci”. A fine gara il capitano ed alcuni compagni si sono avvicinati alla curva per dialogare con i tifosi presenti (pochi perché i sostenitori della Curva Nord sono rimasti fuori dal proprio settore per protesta): “I tifosi ci hanno chiesto di dare di più. Mi è piaciuto che la squadra sia andata a parlare con loro e non si è tirata indietro. Faremo di tutto per riprenderci. Il pubblico deve essere nostro amico, ma è giusto che fischi quando le cose vanno male. Meno male che ci sono tifosi così che ti spronano a dare di più”. La gara si è chiusa con la rete del 3-1 del Teramo: “Abbiamo subito terzo e quarto gol perché dopo il 2-1 eravamo tutti in avanti alla ricerca del pareggio. Certo, nove gol subiti nelle ultime giornate sono troppi e dobbiamo migliorare”.

Il giro degli interventi in sala stampa si chiude con mister Bocchini: “Il Martina ha fatto bene nei primi minuti, siamo stati aggressivi ma non siamo riusciti a concretizzare e poi il gol subito ci ha disuniti. C’è una squadra giovane che veniva da una sconfitta e la psicologia ha contato molto: l’errore sul primo gol ci ha tarpato le ali a livello mentale. Abbiamo subito le prime dure reti, ma non abbiamo concesso tanto gioco al Teramo. L’episodio del primo gol sposta l’ago della bilancia ed il secondo gol è dovuto ad un nostro errore: due palle strane ci hanno punito. Il terzo ed il quarto gol sono dovuti all’ansia e alla frenesia per la ricerca del pareggio: nel secondo tempo, gol a parte, la partita l’ha fatta il Martina. Certo, la sconfitta per 4-1 è un risultato secco”. La prossima gara, ancora in casa, contro il Gavorrano, diventa già fondamentale: “Dobbiamo ricominciare, abbiamo la seconda gara consecutiva casalinga e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo per recuperare. Se giochi in casa, il pubblico non può andarti contro”. Quattro gol subiti sono tanti, e la cifra diventa preoccupante se ci aggiungiamo le tre reti subite la scorsa giornata a Foggia: “La difesa, finora, aveva fatto la forza del Martina e non mi aspettavo queste prove. Finché abbiamo lavorato con spirito propositivo, abbiamo fatto bene. Nel calcio non esiste un unico modulo per vincere, altrimenti lo userebbero tutti”. La conclusione, criptica, è sull’esclusione di Belleri, lasciato in tribuna nonostante non soffrisse di problemi fisici: “Ci sono delle regole nel gruppo e quando qualcuno esce fuori da queste regole, il mio compito, con alle mie spalle la società, è quello di farle rispettare”.

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