Proclamato da FIM, FIOM, UILM, USB

L’incidente accaduto questa mattina al giovane lavoratore dell’ILVA ha fatto balzare nuovamente all’attenzione la questione della sicurezza sul lavoro. La FIM-CISL chiede che “venga subito fatta chiarezza sul grave infortunio”. E’ lo stesso sindacato ad informare sulle condizioni del giovane dopo l’incidente: “L’uomo, ricoverato al SS. Annunziata è considerato in condizioni gravissime. Dalle notizie apprese, l’operaio è rimasto ferito in seguito al ribaltamento di un muletto che trasportava materiale all’interno della fabbrica; è stato travolto dal carrello elevatore mentre si recava ad uno dei reparti, nel quale è impegnata la ditta dell’indotto di cui è dipendente. L’incidente è avvenuto nell’area compresa tra i Magazzini generali e il bilico C, dal quale passano i mezzi pesanti”. I componenti delLa FIM-CISL si dichiarano “molto rammaricati per quanto successo. Pur nella tristezza che proviamo, nell’auspicio che il collega possa quanto prima riprendersi, ribadiamo che, di fronte ad episodi spiacevoli come questo, è opportuno chiarire le cause, affinché tali spiacevoli episodi, in futuro, non si ripetano. Dopo aver avuto notizia del grave infortunio, ci siamo immediatamente attivati chiedendo all’azienda un incontro utile a ricostruire le dinamiche e ad accertare le eventuali responsabilità. Al tavolo chiederemo, in particolare, di verificare se quanto accaduto sia riconducibile ad eventuali responsabilità della ditta esecutrice dei lavori, legate alla manutenzione del mezzo”.

Nel frattempo le rappresentanze sindacali di FIM, FIOM, UILM, USB hanno proclamato per domani uno sciopero delle ultime quattro ore per il 1^, 2^ turno e normalisti. “In relazione al grave incidente verificatosi in mattinata – fanno sapere i sindacati in questione – al giovanissimo lavoratore, fatte salve le premesse di un immediato accertamento da parte degli organi competenti intervenuti sul luogo, si ripropone la grave problematica della sicurezza nell’appalto. Pertanto, per il 7 febbraio, si proclama uno sciopero”.

 

 

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