Nei prossimi giorni discussione sull’aeroporto di Grottaglie della Commissione regionale ai Trasporti, presieduta da Donato Pentassuglia

Il destino dell’aeroporto di Grottaglie sarà discusso nei prossimi giorni dalla Commissione Regionale ai Trasporti, presieduta dal consigliere martinese Donato Pentassuglia. Ma tutti i sindaci ed i rappresentanti politici del territorio jonico, comprese le forze sociali ed economiche, devono lavorare insieme per collocare la nuova struttura al centro del Mediterraneo. Questo è quello che chiede il circolo del PD di Grottaglie nella nota stampa che di seguito riportiamo:

Negli ultimi giorni, due straordinarie novità hanno animato il dibattito pubblico perché potrebbero rivelarsi fondamentali per lo sviluppo e per il futuro dell’intero territorio jonico. La Cityline Swiss, compagnia aerea svizzera di Lugano, ha sottoposto ad Aeroporti di Puglia un programma di voli che, a partire dal prossimo 14 aprile, consentirebbe il collegamento fra l’aeroporto di Taranto-Grottaglie e Roma-Fiumicino, Parma, la Sicilia e la Romania, con evidenti e positive ripercussioni economiche sia per i rapporti commerciali con l’Europa orientale per molti imprenditori, sia per il traffico passeggeri verso il resto della nostra penisola.

Quasi contemporaneamente, l’attuale Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi – in totale contrasto con le decisioni assunte a suo tempo dal Governo Monti – ha presentato in Consiglio dei Ministri l’informativa che dà il via all’iter per la realizzazione del nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, inserendo l’ “Arlotta” di Grottaglie fra i 26 aeroporti di interesse nazionale, con l’intento di creare le condizioni di uno sviluppo organico dell’intero settore. Di conseguenza, diventa sempre più concreta la possibilità di riaprire ai voli civili di linea tutta l’aereostazione Taranto-Grottaglie.

Pur mantenendo ancora una certa dose di prudenza, in attesa che vengano definiti meglio i dettagli della proposta riguardante i voli, condividiamo anche noi le reazioni positive che queste notizie hanno suscitato in tutte quelle Associazioni tarantine e in quei cittadini che da diverso tempo si battono per la riapertura del nostro Aeroporto. È il segno che, nonostante le difficoltà, tutto il territorio jonico resta fortemente attrattivo e ha grosse potenzialità da mettere a frutto.

Riteniamo che sia venuto il momento di mettere da parte inutili e dannose contrapposizioni con altri territori pugliesi e chiediamo ai parlamentari jonici, ai Consiglieri regionali del PD e a tutte le Istituzioni interessate di attivarsi con urgenza per poter sfruttare al meglio questa possibilità, anche sollecitando la definizione di un piano industriale adeguato che risponda ai criteri individuati dal Ministro, a partire dall’equilibrio economico-finanziario. In passato, diversi Assessori Regionali si erano presentati alle sedute monotematiche del Consiglio Comunale di Grottaglie individuando nel nostro Aeroporto una struttura fondamentale per il trasporto esclusivo delle merci. Tuttavia, questa situazione non si è mai realizzata e appare assai lontana dal divenire una concreta opportunità visto che, a quanto pare, a Bari si sta lavorando per predisporre anche il settore cargo.

Non ci siamo mai arresi all’evidenza e ai diversi Piani regionali che ci sono stati presentati nel corso degli ultimi mesi ed è per questo che non abbiamo mai smesso di impegnarci per realizzare un grande obiettivo condiviso.

Chiediamo a tutti i Circoli del Pd della Provincia di Taranto, ai Sindaci e alle altre forze politiche, sociali ed economiche di lavorare insieme, a partire dalla necessità che la questione venga discussa nei prossimi giorni dalla Commissione regionale ai Trasporti presieduta dal consigliere Donato Pentassuglia, con particolare attenzione ai canoni di atterraggio, al momento inutilmente spropositati rispetto ad altri scali. È finalmente possibile collocare l’aeroporto di Grottaglie – insieme al porto di Taranto – al centro del Mediterraneo e di cominciare a colmare quel grave deficit di infrastrutture e di sviluppo che, da sempre, penalizzano il nostro territorio.

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