Dopo quasi una settimana, al coro di critiche all’edizione 2012 della Fiera di San Martino – considerata da più parti come una delle fiere peggio organizzate degli ultimi anni – si aggiunge l’autorevole voce di Roberto Massa, presidente di Confcommercio Martina Franca. Ieri vi abbiamo parlato dell’intervento dell’associazione Asterisco che dall’ Amministrazione Ancona si aspettava “Maggiore attenzione sotto gli aspetti organizzativi, di viabilità, pulizia e igiene della città”. Anche Massa è dello stesso avviso: “Migliaia di visitatori, giunti da ogni angolo della provincia per l’evento che quest’anno ricorreva in una giornata festiva, hanno affollato domenica scorsa le strade della città di Martina Franca, malgrado l’incertezza climatica. Vie di accesso alla città ingolfate, file di auto in coda alla ricerca del parcheggio, mezzi pubblici bloccati, viabilità esterna ed interna semi paralizzata, era questo lo scenario che domenica scorsa ha purtroppo indotto diversi visitatori, provenienti dalla provincia, a desistere e a dirottare altrove la ormai programmata gita domenicale”. Emerge quindi un quadro sconfortante, nonostante la Fiera cada (ovviamente) ogni anno allo stesso giorno, e sia quindi ampiamente possibile elaborare un piano straordinario per viabilità, parcheggi e servizi. Il presidente Confcommercio pone logicamente l’accento sulle aree di propria pertinenza: “E’ un’opportunità sprecata per le attività del turismo. Non diversamente per le attività del commercio, isolate dalla doppia cinta di bancarelle autorizzate e non, che hanno caratterizzato la tradizionale Fiera di San Martino. I negozi hanno dovuto infatti misurarsi con l’occupazione selvaggia di interi tratti di strada da parte di commercianti abusivi che hanno potuto tranquillamente esporre le loro mercanzie accanto agli ambulanti autorizzati. Discutibile anche il criterio di assegnazione dei posteggi, certamente in sovrannumero rispetto alla disponibilità fisica e logistica degli spazi urbani. Un eccesso ed una mancanza di programmazione  che ha danneggiato gli stessi operatori della Fiera, e che ha contribuito a creare disagi per tutti: per la clientela dell’area mercatale, per il commercio in sede fissa, per i residenti. Una disorganizzazione che ha messo inoltre in crisi la stessa gestione dei servizi essenziali: la sicurezza, l’igiene e il decoro degli spazi urbani”. Situazione che accade ogni anno e da diversi decenni, stigmatizzeranno i più, ma la cui risoluzione appare quasi «ovvia», se si vuol davvero voltare pagina nell’organizzazione della Fiera, e più in generale, per i grossi eventi in città. Massa rivolge un preciso invito: “Quanto è accaduto conferma come ancora si fatichi a comprendere quanto il ruolo della pubblica amministrazione sia fondamentale per dare qualità all’offerta turistico e commerciale di un territorio. In una parola occorre creare un ponte tra urbanistica, servizi e commercio perché solo così una città con un’ importante vocazione turistica e commerciale, come Martina Franca, potrà trasformare in un’opportunità eventi che altrimenti non portano alcun beneficio alla crescita e allo sviluppo del territorio, ma anzi rappresentano un danno per l’immagine della città”.Insomma, dai feedback ricevuti in questi giorni, pare proprio che l’edizione appena passata dovrà configurarsi, per forza di cose, come l’«anno zero» dal quale ripartire nel 2013 con una decisa svolta organizzativa.

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