Una iniziativa senza dubbio piacevole e nuova a Martina Franca, già sperimentata con successo in altre città, anche a noi vicine: la Giornata del Baratto. Si tratta di una iniziativa dell’associazione Martina Tre, che all’interno di Villa Garibaldi ha organizzato, insieme ad altre associazioni riunite sotto l’ombrello del Cav e gli scout, una specie di mercatino all’aperto dove poter trovare un po’ di tutto. Dai libri ai vestiti, da cd e vinili ai soprammobili, con il comune denominatore dello scambio libero: non ci sarà infatti nessuna vendita, ma un baratto libero tra coloro che vorranno portare i propri oggetti per scambiarli con altri.

L’associazione ha approntato un regolamento, visibile sul sito www.martinatre.it, ispirandosi a quelli già utilizzati in altri comuni dove questo è ormai un appuntamento consueto.
“Lo scopo”, si legge, “è di favorire lo scambio, il riutilizzo e il riciclo degli oggetti di consumo che vengono utilizzati quotidianamente, diffondendo una cultura del recupero, evitando lo spreco di risorse”. Proprio per questo motivo, quindi, “Gli oggetti da utilizzare per lo scambio devono essere usati, ma in buono stato e non deteriorati”.

Ci saranno all’interno della villa comunale Garibaldi una serie di aree e spazi definiti. Si prevede infatti una zona per i più piccoli, che potranno scambiare figurine, sorprese e giocattoli, fumetti o piccole collezioni, così come altre aree tematiche: un angolo librario, dove poter scambiare libri già letti e libri da leggere, romanzi e libri di testo, con riviste, fumetti o tutto ciò che si vuole, e un angolo di oggetti vari.

Il regolamento prevede che gli oggetti siano barattati esclusivamente con altri oggetti: non è consentito in alcun modo scambiarli con somme di denaro. Non solo i martinesi, ma anche i provenienti da altre città del circondario si sono dimostrati entusiasti della proposta e intendono parteciparvi. Domenica, durante il tradizionale appuntamento del mercatino dell’antiquariato, i ragazzi dell’associazione hanno diffuso volantini informativi, riscontrando l’interesse di collezionisti interessati a scambi, di curiosi e di tutti coloro – e sono tantissimi – che hanno a casa degli oggetti che non vorrebbero buttare perché sono ancora in buono stato ma che non usano ormai da tempo.

C’è chi, contattando i ragazzi, ha detto che ha una casa di campagna piena di oggetti vecchi che non usa più, come una macchina per fare la salsa a manovella, che però funziona bene; c’è chi è interessato a scambiare due paralumi in stile liberty che non vanno più bene con il nuovo arredamento domestico, e c’è infine chi approfitterà dell’occasione per scambiare quella cravatta di seta che hanno regalato al compleanno e che non sarà mai indossata.

Anche questo sarà uno scopo, magari non dichiarato, della Giornata del Baratto, che non a caso cade in un giorno morto tra Natale e Capodanno: scambiare qualche regalo poco gradito con qualcosa di bello e di utile è il sogno di tutti, alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha ricevuto qualcosa che avrebbe scambiato ben volentieri con qualcos’altro.

Daniele Milazzo

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