“La STORIA è servita. Il primo passo verso il nuovo servizio rifiuti è mosso. Dopo 22 anni, il Consiglio Comunale (purtroppo con l’assenza delle opposizioni che hanno abbandonato l’aula) ha approvato il nuovo Piano del Servizio Rifiuti di Martina Franca. Andiamo avanti ora! Orgoglio *_* #martinadifferente”.
Sono 305 caratteri, quelli postati dall’assessore Stefano Coletta sul suo profilo personale di Facebook, il social network che, insieme con Twitter, sta diventano uno dei mezzi preferiti usati anche dai politici e dai governanti per comunicare fatti importanti, ancora prima dei comunicati ufficiali. Poi ognuno potrà decidere se cliccare il famoso “mi piace”, o condividere il post. In ogni caso, resta il fatto oggi, appena conclusosi il consiglio comunale che ha approvato il piano, (come dettagliatamente commentato nell’articolo di 
Daniele Milazzo:
https://www.martinasera.it/rifiuti-approvato-il-piano-industriale-dopo-22-anni-dallultimo/)
è comparso il commento del giovane assessore. E poi gli ha anche risposto, a breve giro, l’assessore alla cultura Antonio Scialpi, il quale ha inserito un post un po’ più lungo: “Speriamo molto che sia la svolta da tutti invocata. Ho apprezzato moltissimo le capacità, le competenze del giovane assessore all’Ambiente Stefano Coletta che si è caricato una grandissima responsabilità ma, con piacere, ho notato che può contare sul sostegno di tanti consiglieri comunali e di tantissima gente che lo stima. Era la cosa più delicata di questa amministrazione e di questi anni, c’è riuscito un gruppo di giovani. Siamo all’inizio, il difficile inizia da oggi. Ma ce la faremo, aprendoci ed ascoltando anche le critiche. Buon vento”.
Posizioni politiche ed errori a parte (se riconosciuti, si possono tranquillamente correggere), sembra che qualcosa, in città, si voglia finalmente muovere. Pur con le dovute cautele del caso, ci viene di citare uno dei più grandi scienziati della storia, l’italiano Galileo Galilei, che diceva del mondo “e pur si muove”. 

Matteo Gentile

Un pensiero su “E pur si muove. Speriamo”

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