Sedici presenti (Sindaco compreso) e nove assenti (fra i quali Miali, Muschio e Marraffa, con quest’ultimo arrivato praticamente a fine lavori), due black-out elettrici, nove punti all’ordine del giorno approvati e un punto rinviato alla prossima sessione. È questo, in estrema sintesi, il risultato del Consiglio comunale di mercoledì. I lavori si sono aperti con le parole del Sindaco Ancona, che ha espresso solidarietà ai sindaci di Taranto e a Statte per i violenti eventi climatici che hanno colpito le due città. Subito dopo si entra nel vivo, con l’assessore Gelsomino che ha richiesto lo spostamento del primo punto (interpellanza sulla strada comunale “Pizzo rosso”) alla prossima seduta: tutti favorevoli, Martucci (IDV) astenuto.

Si parte quindi col secondo punto, relativo alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale monotematico sul centro storico ed apertura dello stesso ad associazioni e cittadini. Martucci nel suo intervento (svolto per gran parte al buio, a causa di un blackout) chiede di quantificare gli interventi da ammettere in seduta. Dello stesso parere è il consigliere Bello, che richiede un’attenta organizzazione, “per rendere migliore il dibattito fra P.A. e associazioni”. Il punto viene approvato all’unanimità. Si passa quindi alla discussione del terzo punto, con l’assessore Scialpi che ha presentato il Piano per l’attuazione del «Diritto allo Studio» relativo al 2013, sottolineando che “Gli interventi richiedono soldi, e lo stiamo rappresentando in Regione. Potremmo fare tante cose, ma i fondi sono pochi e i tagli sono destinati ad aumentare”. L’intervento viene appoggiato numerosi consiglieri, fra i quali Demita (PD) Fumarola (PDL) e Cervellera (SEL). Il provvedimento è approvato all’unanimità. A seguire c’è stata la discussione (interrotta per un secondo blackout) sull’adeguamento del contributo di costruzione. Nonostante un’opposizione piuttosto critica (leggi: Fumarola), il provvedimento è stato approvato coi voti della maggioranza.

Altro punto piuttosto importante era quello relativo alle aliquote IMU, con la correzione del «mero errore materiale» all’interno della delibera n. 39. Fumarola prende la parola, sostenendo con forza che si tratta di un errore “di sostanza e non materiale” (differenza sostanziale, che potrebbe rendere nulla la delibera del bilancio di previsione) e che, in tal senso, le correzioni potevano essere apportate entro il 31 ottobre, termine ormai abbondantemente scaduto. Risponde l’assessore al Bilancio Basile, il quale ribadisce l’errore come un semplice refuso. Dopo la correzione del testo (con la precisazione dell’aliquota sulla seconda casa al 9,1 per mille), il provvedimento viene approvato coi voti della maggioranza. Ed è sempre coi voti della maggioranza che viene approvato il sesto punto all’ordine del giorno, relativo all’assestamento generale di bilancio 2012 e pluriennale 2012/2014 e approvazione riequilibri di bilancio. Contrari Bello e Fumarola, il quale auspica che vengano comunque trovati dei fondi per sostenere gli indigenti.

Si è poi parlato dell’estinzione del mutuo di 4 milioni contratto con la BCC di Alberobello e Sammichele di Bari, con la relazione dell’assessore Basile: “Visti i tanti mutui contratti, abbiamo pensato di estinguerne uno in netto anticipo, contratto nel 2009 e di validità decennale. Il motivo è da cercarsi nei benefici di cui godremo, fra i quali lo sgravio dal pagamento degli interessi sul mutuo stesso”. Plauso all’iniziativa è arrivato da Leggieri, che ha bollato l’estinzione anticipata come “segno di responsabilità da parte dell’Amministrazione”, ringraziando inoltre il Sindaco Ancona “per le competenze in materia, in netto contrasto con quanto espresso negli scorsi anni”. Ha preso quindi la parola il Sindaco che ha ringraziato Leggieri per l’intervento, aggiungendo che “l’amministrazione si sta occupando di bilancio sin da settembre, per tenere i conti a posto e per poter fare interventi sul territorio. Molto importante sarà anche il recupero dell’evasione e l’internalizzazione dei tributi, che spero ci porteranno al prossimo bilancio in una condizione diversa da quella attuale”. Chiusura con l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio, con l’opposizione che abbandona in anticipo la sessione.

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