È stato approvato lo schema di Bilancio di Previsione 2012 del Comune di Martina Franca. A comunicarlo è la Giunta comunale che la scorsa settimana ha riapprovato lo schema di Bilancio 2012 che è stato oggetto di alcuni correttivi a causa del taglio su fondo di riequilibrio di 1.129.998€ e di ulteriori 160.000,00€ dal taglio previsto dal decreto sulla spending review.

Dopo l’approvazione – precisa l’assessore al Bilancio, Lorenzo Basile –  da parte della Giunta del Bilancio di previsione, avvenuta il 18 luglio scorso,  era nostro preciso intento portare in aula lo schema di bilancio per l’approvazione da parte dell’organo consiliare già a fine agosto, dotando quindi l’Ente dello strumento finanziario con  anticipo rispetto alla scadenza prevista, al 31 ottobre,  dal Ministero.  A seguito del taglio di 500 milioni di euro previsto dal Governo centrale sul fondo di riequilibrio, ci siamo visti ridurre  trasferimenti statali di ulteriori 1.129.998 euro, costringendo la Giunta a rivedere le scelte precedentemente adottate.  Come già avvenuto nella prima stesura del Bilancio abbiamo potuto operare in spazi limitatissimi, considerate le esigue possibilità di agire sul fronte della spesa corrente.  Con la collaborazione dell’ufficio di ragioneria abbiamo quindi valutato quali fossero i capitoli di spesa sui quali era possibile intervenire per sopperire a questo ennesimo taglio di risorse, concentrandoci sulla necessità di limitare al massimo l’incidenza che tali scelte potessero avere sui cittadini. Abbiamo – continua Basile – lasciato inalterate determinate scelte già fatte, in particolar modo lasciando invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale, l‘adeguamento agli indici ISTAT relativo alle tariffe TOSAP, sulla pubblicità e le pubbliche affissioni. Ulteriori interventi sono stati mirati a contenere la spesa corrente senza incidere sui servizi ai cittadini, ma operando sulla riduzione su alcuni capitoli.. Grazie anche ad una maggiore previsione di entrate sull’ IMU, passate da 8.000.000,00 a 8.300.000,00, abbiamo ridotto lo sbilancio a 650.000,00 euro, e non avendo alcuna altra possibilità di reperire risorse dalla spesa corrente, abbiamo, nostro malgrado, dovuto ritoccare di un ulteriore 0,50 l’incremento dell’aliquota sulle seconde case, che ci ha permesso di porre rimedio all’ennesimo taglio di trasferimenti statali che stanno mettendo in seria difficoltà, nella gestione finanziaria, gli Enti locali. Per una precisa scelta ed in prospettiva futura – conclude Basile – abbiamo lasciato il capitolo sul maggior sforzo fiscale richiesto ai cittadini sulle seconde case, in quanto, considerato anche che le stime de MEF sul gettito IMU sulla prima casa sono superiori rispetto alle previsioni, ci consentiranno in futuro di rivedere le aliquote. Nonostante le difficoltà oggettive dovute in primo luogo alle onerose politiche fiscali del Governo centrale. riteniamo di aver agito con la massima attenzione e senso di responsabilità, considerando anche che, rispetto alla maggior parte dei Comuni, abbiamo contenuto al minimo l‘incremento delle aliquote”.

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