Continuano gli appuntamenti culturali e musicali nella Basilica di S. Martino. Stasera, sabato 4 gennaio 2014, alle ore 20, è la volta del concerto del Coro di Comunione e Liberazione “Cantate Domino” di Taranto, sul tema “La nascita di Gesù, la dilatazione della vita”. L’ingresso è libero, con offerta che sarà devoluta a favore della Campagna Tende dell’AVSI. La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro nata nell’ambiente di Comunione e Liberazione a Cesena nel 1972, e impegnata con 111 progetti di cooperazione allo sviluppo in 39 paesi del mondo. Opera nei settori della sanità, igiene, cura dell’infanzia in condizioni di disagio, educazione, formazione professionale, recupero delle aree marginali urbane, agricoltura, ambiente, microimprenditorialità, sicurezza alimentare, ICT ed emergenza umanitaria. Le “tende” sono un importante gesto di carità, nato nel 1990 per sostenere i primi volontari di AVSI, raccogliendo fondi e facendo conoscere il loro lavoro nel mondo a favore delle popolazioni più fragili. La manifestazione, che già si è svolta nei giorni scorsi a Taranto, vanta ormai numerose edizioni, e vuole offrire una testimonianza di come «l’incontro con Cristo possa letteralmente dilatare la ragione e l’affettività umane, nella forma di una presenza che accompagna e rende capaci di condivisione e di accoglienza, ispirando anche la creatività dell’uomo di ogni epoca e cultura». Il repertorio, frutto dell’ appassionata ricerca “filologica” del direttore del Coro, Massimo Sabatucci e della curata e commovente esecuzione dei suoi componenti, spazia dai canti di tradizione latina agli inni spiritual della Carolina, dalle canzoni  del ‘700 napoletano, alle pastorali salentine, dalle ninne nanne alle struggenti melodie brasiliane. «Un repertorio vario e godibile, ospitato con generosa affabilità da don Franco Semeraro nella  Basilica di San Martino, luogo carico di fede e  memoria storica, per  consentire una riflessione lieta e nel contempo profonda sull’attualità del mistero natalizio», dicono gli organizzatori, i quali citano mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto: «il riverbero  della luce natalizia affascina e coinvolge tutti, perché la nascita di un figlio non può che portare gioia e tenerezza; per questo il messaggio è rivolto proprio a tutti, in particola modo nella  difficile e delicata contingenza attuale, affinché si possa ripartire in ogni istante  con fiducia  e speranza, […]  perché nella capanna di Betlemme c’è posto per tutti e una stalla è fatta perché nessuno si senta a disagio o inadeguato!»

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