A seguito di alcune segnalazioni, spesso accompagnate da strumentalizzazioni politiche, era giunto alla voce di alcuni genitori che il servizio di refezione scolastica presso la Giovanni 23° e la scuola materna annessa, in zona Paolotti, erano stati somministrati ai bambini dei legumi che, fotografati, parevano avere un colore differente dal solito. In realtà, l’assessore alle politiche giovanili, Sport e Ambiente, Stefano Coletta, e la consigliera comunale Magda Balsamo, ieri mattina hanno fatto una visita “a sorpresa” proprio durante la somministrazione dei pasti ai bambini. Parlando coi responsabili della ditta aggiudicataria del servizio, la ditta fasanese “Ladisa”,  i legumi “incriminati” in realtà altro non sono se non  una particolare specie di fagioli che assumono quel colore dopo le modalità di cottura. L’Assessore Coletta, e la consigliera Balsamo, hanno assaggiato personalmente il cibo somministrato ai bambini..e non hanno riportato alcun tipo di problema. L’Assessore e la consigliera hanno controllato in maniera puntigliosa i cibi presenti in cucina, le modalità con cui i dipendenti della ditta operano (in assoluto rispetto delle norme igieniche: indossando guanti e mascherine) e chiedendo agli stessi bambini come fosse il cibo.

Il professor Antonio Scialpi, a cui erano giunte numerose lamentele, ha perciò anch’esso assicurato sulla salubrità degli ambienti di cottura, e sul rispetto delle norme igieniche riguardanti il cibo somministrato agli alunni.

Occorre specificare che la foto di  quei ‘fagioli’ anneriti fanno riferimento ad un piatto che non è stato servito, dove i fagioli incriminati sono stati assemblati, appunto, in un unico piatto, messo lì e fotografato a mero scopo di strumentalizzazione politica. Altresì i referenti della LADISA dicono che i fagioli non si servono a cottura completa. L’annerimento è dovuto  al fatto che sono stati cotti troppo. Quindi nessun pericolo. E occorre far presente, a chi ha speculato politicamente sulla questione, che è stato  il segretario comunale ad aver chiamato direttamente l’ASL per la verifica e il campionamento dell’alimento in questione. L’ASL ha risposto che non si può fare un campionamento su un piatto che è stato ‘assemblato’, nel senso che i fagioli ‘neri’ sono stati presi e messi nel piatto, e che per l’attendibilità del campionamento occorre campionare tutta la teglia. Che senso ha campionare 8 fagioli neri? SI RICORDA: i fagioli non si servono a cottura completa. L’annerimento è dovuto sicuramente al fatto che sono stati cotti un pò troppo. Nessun allarmismo. Quindi. Non è bello speculare politicamente sui bambini.

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