Ha avuto inizio stamattina l’assemblea studentesca con le istituzioni locali e accademiche per discutere sulla questione della chiusura del Politecnico di Taranto. Una decisione del ministro Profumo che mette a repentaglio la sopravvivenza del Politecnico Jonico. All’incontro sono presenti alcuni universitari di Martina Franca e Crispiano. L’assemblea ha avuto inizio alle 10.28, presente il consigliere regionale Francesco Laddomada che attraverso facebook continua ad aggiornarci sull’andamento dell’incontro. Si è partiti con una stima del Prof. Andria che ha illustrato gli ottimi risultati raggiunti nella sede Universitaria jonica:  700 laureati in triennali, oltre 600 laureati specialisti con un totale di 1409 laureati. “Ottimi risultati che va ad arricchire il capitale umano sul territorio” ha elargito il prof Andria. Le stime hanno anticipato l’intervento del Rettore Costantino del Politecnico di Bari – Taranto, il quale ha dichiarato: “Siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo verso Taranto. Abbiamo il 90% di successo occupazionale. Come è possibile voler ridimensionare un’istituzione che funziona e produce capitale umano di eccellenza?”

Pierluigi Loscialpo, componente studenti in Senato accademico ha dichiarato: “È’ insensato privare la città di Taranto e provincia dalle riduzioni prospettate dal dm del Ministro Profumo”. Gli studenti cercano attenzione è questa la richiesta fatta dal presidente del Consinglio Studenti: “Vogliamo attenzione uguale a quella riservata a Bari.Dobbiamo trovare per l’Universita’ di Taranto soluzioni definitive”. Anche una compagine martinese è presente all’assemblea, in particolare è risultato apprezzato l’intervento dello studente universitario Colucci: “Necessitiamo di più risorse e docenti, altrimenti non possono essere insegnate le Materie fondamentali attinenti i corsi”. Vi terremo informati sugli eventuali aggiornamenti e sviluppi dell’incontro.

 

 

 

 

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