Dopo la richiesta per rinvio a giudizio di 53 persone per il caso Ilva, continuano le polemiche politiche e le richieste di dimissioni. Il consigliere comunale di Taranto, Tony Cannone (Forza Italia), chiede quelle del Sindaco Stefano, il quale aveva dichiarato tempo fa, come ricorda Cannone, che si sarebbe dimesso nel caso fosse stato destinatario di avviso di garanzia. Il consigliere forzista tarantino accusa la sinistra di continuare a dire bugie, allargando il discorso a ticket sanitari, liste d’attesa, servizi oncologici sospesi. Un duro “j’accuse”, che riportiamo integralmente di seguito per dare al lettore la possibilità di farsi un’idea personale. Ovviamente, eventuali repliche avranno lo stesso spazio  trattamento, nel rispetto del diritto di cronaca e di espressione.

La Procura ha concluso le indagini  denominate ” Ambiente svenduto ” richiedendo il rinvio a giudizio ben 53 persone fra cui spiccano Il Governatore della Puglia Nichi Vendola, il Sindaco di Taranto Ippazio Stefano, l’ex Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, i Riva ed altri. Attenderemo ora le decisioni del Gup che sicuramente saranno comunicate in tempi ristretti vista l’importanza dei capi d’accusa. Ora posso e devo portare all’attenzione dei cittadini le attività politiche e gli impegni presi e non mantenuti da chi ha l’onore di rappresentare i pugliesi ed i tarantini in special modo.

LE BUGIE DELLA SINISTRA

Il Sindaco Stefano disse : Se sarò raggiunto da un avviso di garanzia mi dimetterò.

In data 02 novembre 2013 affermai sulla stampa che l’impegno del Sindaco era a vanvera e che non si sarebbe dimesso. (vedi foto allegate). Sulla stampa del 06 marzo 2014 il Sindaco comunica di essere addolorato ma sereno e che quindi non si dimetteva…. c.v.d.

Il Governatore Nichi Vendola aveva detto che:

avrebbe eliminato il ticket a tutti i cittadini pugliesi, mentre solo poche migliaia di essi sono stati esentati rispetto ai circa 4.5 milioni di abitanti della regione. Avrebbe dato un sostegno economico, seppur minimo, a tutti i disoccupati pugliesi. Di ciò non abbiamo traccia.

Dal piano di riordino dell’ On.le Raffaele Fitto della Sanità Pugliese si è passati alla chiusura di gran parte dei presidi Ospedalieri e di pronto soccorso delle provincie pugliesi.

Sarebbe intervenuto per snellire le liste di attesa nei vari cup per esami clinici e visite mediche possibili solo dopo molti mesi se non anche ad un anno, costringendo i cittadini a eseguirli privatamente a costi maggiori, e chi più indigente ad attendere rischiando anche di non potersi curare e eventualmente non perdere la vita. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.  Negativi… !!!!!!!!!

Ha prodotto più di un film sulla sua persona a spese dei contribuenti pugliesi in momenti di forte recessione economica per tante famiglie, che di quelle somme ne avrebbero fatto un uso migliore.

Ha fatto assumere medici ed infermieri c/o Ospedali della Puglia, naturalmente con procedure illecite, rigettate poi dalla Magistratura.

Ha viaggiato in tutto il mondo specialmente in oriente per studi che non hanno fruttato nulla di concreto che abbia fatto crescere l’economia. Il porto di Taranto è morto nella indifferenza totale in attesa ancora dei dragaggi e delle strutture ed infrastrutture per accogliere le grandi navi che da noi non possono attraccare per il basso pescaggio dei fondali.

Ha sospeso il servizio di trasporto ONCOLOGICO di vitale importanza per la vita di tanti Tarantini ammalati di cancro togliendogli la speranza di poter alleviare le proprie sofferenze.

Ha negato di essere a conoscenza che suoi Assessori regionali erano implicati in vicende giudiziarie (Tedesco).

E’ stato assolto in un procedimento giudiziario per la nomina di un primario di chirurgia toracica all’ospedale S. Paolo di Bari, da un Giudice Signora De Felice, con cui fu fotografato prima del giudizio a pranzo in un ristorante.

Egli stesso, suoi Assessori, Segretario del suo partito nonché Consigliere Regionale, raggiunti da avvisi di garanzia e di rinvio a giudizio.

Pubblicò cartelloni in cui diceva che i politici già da indagati dovevano dimettersi. (vedi foto).

In una ormai famosa telefonata si è fatto gioco di un giornalista, ma nella sua risata si è palesato chiaramente il mancato rispetto per le sofferenze dei tarantini.

In conclusione il Sig. Nichi Vendola ha detto che vuole adottare Taranto. Con queste promesse mai onorate da fatti concreti preferiamo restare ORFANI …  !!!!!!!!!!

Tony Cannone Consigliere Comunale di Taranto

Forza Italia.

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