L’incontro in scena al PalaWojtyla di domenica 2 marzo all18.00 visto dagli ospiti del San Severo.

Di seguito il comunicato stampa della società foggiana.

Penultima partita esterna della regular season per la Cestistica San Severo, che domenica alle ore 18,00 sarà di scena al Palawojtyla di Martina Franca, contro i padroni di casa di Coach Alessandro Fantozzi.

Gli arancio-blu, dopo un girone di andata ad handicap, dovuto a ritardi nell’allestimento del roster ed all’inizio della preparazione, si sono assestati a metà classifica, con un percorso di nove partite vinte ed altrettante perse. La miglior difesa, ma il peggiore attacco del raggruppamento D, spiegano chiaramente le caratteristiche di questa compagine, che soprattutto tra le mura amiche diventa temibile, approfittando anche di una cornice di pubblico di livello. Tanta sostanza sotto le plance con giocatori di navigata esperienza come Dalfini, Maritano e Verri, e molta freschezza dal perimetro con Potì, Vignali ed il giovanissimo Pierclaudio di Bello (classe 1995) prodotto del settore giovanile locale e fresco di convocazione con la Nazionale under 20, fanno dei tarantini un’ equipe da affrontare con la massima attenzione e concentrazione.

In casa Cestistica ci si dimena tra le difficoltà economiche, gli infortuni e la voglia di combattere di un roster sin qui encomiabile. Ancora out De Fabritiis, con Stella in dubbio per una contrattura muscolare, Gigi Galetti potrà contare sull’apporto di un gruppo che a prescindere da tutto, quando scende sul parquet, riesce a mettere da parte tutte le questioni extracestistiche e a sfoderare la grinta e la corsa (oltre alla qualità abbastanza evidente) che sin qui sono state il marchio di fabbrica dei gialloneri. Vincere, sperando in un passo falso di Agropoli a Monteroni, sarà il leit-motiv di questa domenica. All’andata finì 68-60 per San Severo.

Previsto il solito seguito di tifosi, con in prima linea i Black-devils, sempre presenti in ogni trasferta.

Arbitreranno l’incontro i signori Riccardo Pilati di Torino e Lorenzo d’Errico di Grugliasco (TO).

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