Un lettore ci invia una foto. Scattata oggi, poco prima del convegno sul registro delle unioni civili. A commento della foto ci chiede: è giusto mettere la bandiera di un partito politico in sala consiliare?

Diremmo di no. La sala consiliare è la massima sede istituzionale della città. E a memoria, non rammentiamo precedenti di questo genere.

8 pensiero su “Bandiera inopportuna”
  1. Credo sia normale in vista di una nuova competizione elettorale, visto che la maggioranza fa acqua, cominciare a fare propaganda elettorale…

  2. Buongiorno signori, credo che questa sia una polemica sterile in quanto l’aula consiliare è stata chiesta da Sel per una manifestazione pubblica e quindi è stata allestita per l’evento. Seconda considerazione: nell’aula del consiglio comunale sono seduti (e svolgono la loro funzione) i rappresentanti della popolazione eletta tramite formazioni politiche, quindi mi sembra assai coerente la presenza di una bandiera in quell’aula, mentre nessuno si è scandalizzato quando per ANNI è stato esposta una gigantografia del sindaco pro tempore (Leonardo Conserva), una iniziativa oltre che di cattivissimo gusto, anche antiestetica e sinonimo di una culto della personalità che richiama vecchi ricordi nefasti per questa nazione. Terza considerazione: e del crocifisso non dice niente nessuno? nemmeno quei pericolosissimi comunisti che stanno all’amministrazione della città? I crocifissi stanno meglio in chiesa che in comune, visto che in quell’aula non è esposto nemmeno il simbolo della Repubblica Italiana.

  3. Ho appena letto la notizia e non ho problemi a reputare inopportuna l’esposizione della bandiera. Infatti, sarebbe stato sufficiente mettere davanti ai relatori un manifesto riportante l’evento. Quindi, caro Zorro, quando uno ragiona libero da steccati ideologici non ha problemi ad ammettere quando sbagliano. Se spesso sono costretta ad assolvere l’attuale amministrazione non è tanto per i grandi meriti della stessa quanto piuttosto per via dei tanti errori commessi in passato dalla destra, arrogantemente mai riconosciuti dai suoi esponenti ed elettori. Per esempio, come fa una persona a non rispondere all’attuale assessore ombra del pdl che è intervenuto prima quando io, come i tanti che vi abitano, preferisco l’attuale Piazza d’angiò rispetto a quella difesa dal suddetto assessore ombra e che sembrava, per il disordine che regnava, un accampamento. Mi dispiace che a questo assessore non sia stata data la delega alla viabilità perchè sarei stata curiosa di vedere come avrebbe risolto il problenma del traffico a Martina. Così come sono dispiaciuta che sia stata data all’assessore ombra Massafra la delega ai servizi sociali, se non erro, e non già quella al bilancio alla luce della prova da lui offerta da ex indimenticato e indimenticabile presidente del collegio dei revisori del cui operato sarebbe bello sentire cosa hanno da dire non persone come me ma gli altri due revisori dell’epoca (e stiamo parlando di gente scelta dal centrodestra e non dal centrosinistra).

  4. cara sig.ra carmela,
    per quanto concerne piazza d’angio, non ho mai considerato che la stessa fosse legittimamente occupata dai fruttivendoli, se non nei limiti consentiti dalla legge e dalle ordinanze sindacali. Ho sempre criticato l’amministrazione su un concetto chiaro: ” MAI DUE PESI E DUE MISURE”. Le sembra corretto che dopo aver lottato per anni (quindi certamente non mi si potrà accusare di essere di parte) per ottenere i c.d. mercatini rionali, l’amministrazione comunale ritiene utile solo liberare piazza d’angio e non altri siti in cui insistono stalli arbitari.. sino ad oggi non è stato fatto. Credo che come tutti i cittadini di martina, se fa un giro per la nostra bellissima città concorderà con me che in ogni dove c’è uno stallo…. cordialità e il confronto sui temi per me è sempre aperto…senza alcuna ombra mettendoci sempre la c.d. faccia e non pseudomini…

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