L'ex sindaco Franco Ancona

(L’Editoriale di Puglia Press di questa settimana)

Ognuno ha diritto all’elogio funebre. E’ in questo momento che vengono esaltate le doti della persona venuta a mancare. Non ho mai sentito parlare, in queste occasioni, dei difetti del morto. Non vi dico poi le lacrime che ti contagiano. Ma in ciascuna veglia funebre c’è sempre tanta ipocrisia. Spesso, a piangere più di tutti, sono coloro che del morto hanno sempre parlato male, lo hanno denigrato o nulla hanno fatto, pur potendolo, di evitare la sua prematura dipartita. Solitamente tutto dura solo qualche giorno. La tradizione vuole che dopo la tumulazione della salma si faccia una grande cena conviviale, durante la quale i parenti e gli amici portano da mangiare. In alcuni posti, addirittura si va al ristorante. Sembra paradossale, ma è così. Il periodo di lutto dura qualche settimana e non si usa più nemmeno indossare il nero. Poi tutto come prima o peggio di prima. Del morto non ci si ricorderà più, piuttosto della sua eredità per la quale si arriverà anche a litigare per ottenerla.

Ho assistito alle esequie dell’Amministrazione Ancona. Anch’io mi sono commosso. Ai banchi dove di solito siedono i Consiglieri comunali erano seduti, per la maggior parte, tutti gli iscritti locali del Pd e della estrema sinistra. Gli altri erano in platea. Applausi scroscianti ogni qualvolta l’ex sindaco veniva colto dalla commozione o quando elencava tutto quello che aveva fatto, oppure quando nominava gli innominabili, ovvero ‘i due’ consiglieri del PD che non si erano presentati e che avevano determinato lo scioglimento del Consiglio comunale. In qualche passaggio la colpa veniva data all’opposizione che, poveretta, non ne aveva. Questa amministrazione è partita con una maggioranza bulgara, nonostante tutti i voti presi fossero molto inferiori rispetto a quelli delle liste del centrodestra. Lo stesso Ancona aveva preso tanti più voti rispetto alle sue liste, evidentemente provenienti dall’elettorato di centrodestra che era spaccato sulla scelta del candidato sindaco. Durante questi quattro anni spesso, nonostante i numeri, il Sindaco ha dovuto fare degli aggiustamenti per mantenersi una risicata maggioranza in Consiglio. Dall’inizio, fino a tre giorni fa ho sempre raccolto esternazioni di quasi tutti i consiglieri di maggioranza contro gli assessori e della loro continua propaganda pre-elettorale. Molti di questi erano seduti in aula durante ‘l’elogio funebre’. Questa crisi non riguarda soltanto i due consiglieri del PD, ma altri due erano passati da tempo all’opposizione e più volte ci sono stati dei malumori da parte di tutti. Buttare la croce addosso a quei due che certamente non lo hanno fatto per una poltrona in quanto l’hanno rifiutata, così come hanno fatto un paio di consiglieri comunali, d’opposizione, quelli più vulnerabili, fino a poche ore prima del Consiglio comunale. Piuttosto, il Sindaco ha voluto ‘conservare’ le poltrone dei suoi assessori ed ha giocato una partita soprattutto politica. Si, perché è questo che è avvenuto e null’altro. Tutto è stato fatto in funzione della prossima campagna elettorale. Martedì sera è nato ufficialmente il partito del Sindaco, del quale sicuramente farà parte Lasorsa, ma sicuramente non faranno parte la Convertini e Palmisano, nonostante le lacrime. Un discorso a parte va fatto per Coletta che, passato il periodo di lutto, ambirà pubblicamente alla poltrona di primo cittadino, magari chiedendo un passo indietro ad Ancona. La Convertini e Palmisano seguiranno il loro mentore Pentassuglia verso un nuovo progetto politico. Come vedete le ragioni sono diverse. Questa Amministrazione ha fatto delle buone cose, anche se non era difficile guardando quelle precedenti che hanno fatto poco o nulla. Ma bisogna avere il coraggio di guardarsi attorno per vedere che non è tutto rose e fiori. Ad esempio la SS 172, quando nell’anno cruciale, il 2014, c’era proprio questa amministrazione, oppure l’alta tassazione, una città sporca soprattutto nell’agro e tanto altro, una raccolta differenziata inesistente nonostante delle dispendiose campagne pubblicitarie, alcune legate a degli eventi. E’ passata un’altra legislatura e quel piano pubblicitario di cui ha parlato Ancona durante ‘l’elogio funebre’ non è stato ancora fatto quando era stato previsto entro i primi tre mesi dall’insediamento e che per ultimarlo occorreva solo fare un copia incolla di qualche altro regolamento in uso presso altri Comune, come spesso è stato fatto per altro. Ma il Sindaco ha parlato di interessi e amici soltanto per amministrazioni precedenti. Ma siamo nel momento di lutto ed è giusto consentire lo sfogo ai leoni della tastiera ed ai fan. Ci vorrà qualche settimana, poi inizieranno i combattimenti tra galli che, badate bene, non saranno soltanto di maggioranza ed opposizione. Vedrete. Chi vivrà vedrà (facendo i debiti scongiuri)

Antonio Rubino

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