In discussione, in queste ore, c’è il futuro del governo italiano. Mercoledì potrebbe aprirsi la crisi. Motivo, l’Imu. Motivissimo (se così si può dire): la condanna di Berlusconi.

Il sottoscritto, in questi giorni, ha parlato con i cittadini di questa minuscola parte dell’Italia, ha visto passeggiare a Martina Franca un ministro che è stato eletto nelle fila di quel partito, e la voglia di chiedergli cosa ne pensi realmente, era notevolissima, se non fosse che il ministro era lontano e irraggiungibile.

Il sottoscritto, come detto, ne ha parlato con varie persone. Così come tutti, in Italia, in ogni parte d’Italia, ne stanno discutendo.

Il sottoscritto riporterà due considerazioni. La prima è di una persona che alle ultime elezioni, le comunali, ha votato Pd. Alle penultime e ad altre precedenti consultazioni non ha votato, perché gravato da una pena accessoria, l’interdizione: non poteva votare, per cinque anni. Ha rispettato l’interdizione, si è trascinato la croce per cinque anni, poi è tornato a votare. La sentenza è una cosa che maledice un giorno sì e l’altro pure, ma l’ha rispettata.

Seconda considerazione: è di un concittadino, elettore del Pdl, anzi di Forza Italia perché non vede l’ora che torni quel simbolo. Quell’elettore del Pdl, anzi di Forza Italia, non lo dirà mai e poi mai, in pubblico, perché non si deve dire, ma ieri, parlando con il sottoscritto (che non ne farà il nome neanche sotto minaccia) diceva che secondo lui, Berlusconi dovrebbe accettare la condanna e neppure andando a fare i servizi sociali ma presentandosi proprio in carcere per dire di essere vittima vera di questo sistema. E non cercare una grazia che sarebbe un’ammissione di colpa, o condizionare l’andamento di un governo di un Paese che vive una complicatissima fase.

Il sottoscritto ne ha ricavato un’impressione: ma la base, il popolo, anche quello del Pdl, negli angolini d’Italia ovunque essi siano, è stato interpellato per sapere davvero cosa ne pensa? Poi c’è un’altra banale osservazione: il sovrano assoluto, cosa di secoli e secoli fa, significava essere al di sopra della legge. Vale per tutti voi, ma per me no. Ma siamo nel 2013, in uno Stato di diritto. E dove c’è un diritto c’è un dovere: quello, per esempio, di rispettare le leggi. Inoltre c’è la ripartizione dei poteri: quello legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario sono indipendenti l’uno dall’altro. Lo pensano anche non pochi concittadini, comunque essi votino, in questo piccolo contesto del meridione.

C’è poi un altro aspetto della questione, l’assemblea dell’8 settembre e la manifestazione il 5 ottobre, tutto ciò a Roma, in difesa della Costituzione. Argomento di cui si parla anche qui in ambito locale, perché la voglia di partecipare è tanta. Fra i promotori di quella iniziativa, Stefano Rodotà. Che se si fosse fatto da parte quando doveva, favorendo che si eleggesse presidente della Repubblica un altro candidato e favorendo di fatto la creazione di una diversa coalizione governativa (ma i suoi sostenitori volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno e non potevano fare una coalizione con gli altri) l’8 settembre forse avrebbe avuto altro al quale dedicarsi.

Ricordiamo tutti l’ubriacatura di buona parte della popolazione, con Rodotà che non era più un cognome ma uno slogan e se qualcuno la pensava diversamente era trattato come un retrogrado fascista perché il nuovo (81 anni) non riusciva a diventare presidente della Repubblica. Ecco, oggi teniamoci tutto quello che sta capitando. Ce lo siamo cercato, dalle elezioni in poi. E non giriamo intorno all’argomento: questo governo Pd-Pdl-Scelta civica è l’unica cosa che l’Italia ha. E Berlusconi ne è stato un meritevole artefice. Distruggerlo sarebbe un suicidio di massa.

A. Q.

6 pensiero su “Vista da questo angolino”
  1. A me il governo Letta non piace per vari motivi, ma restare senza governo in un momento così delicato sarebbe un salto nel buio.

  2. Quelli che sono figli del berlusconismo non dovrebbero parlare per decenza. Semmai dovrebbero fare autocritica ad iniziare dai vari Fumarola, che si rendono ridicoli proponendo il “ritiro” del loro capo. Ma possono dare consigli? Ma soprattuto sono credibili?
    I moderati si devono cercare altri rappresentanti. Anche a Martina, dove alle comunali non ha vinto il centro sinistra ma è bene sempre ricordato ha perso il centrodestra.

  3. e’ bene ricordarlo sempre,il centro sinistra ha vinto,senza se e senza ma,questo i martinesi lo hanno bene in mente.chi invece ancora non vuole rassegnarsi,e’ bene che lo faccia,anzi se ne faccia una ragione, anche per le prossime comunali che senza ombra di dubbio si svolgeranno tra 4 anni circa e che questa amministrazione e’ candidata a fare il bis,la gente sa perché rivincera’ e non certo perché il centro destra ha perso alle ultime elezioni comunali.poi se qualcuno vuole illudersi,puo’ farlo.vorrei anche dire,dato che non appartengo a nessun colore politico,il centro sinistra non si illuda,continui a macinare risultati cosi come sta facendo,non si adagi sugli allori,la strada e’ lunga e tortuosa,la gente potrebbe cambiare idea,questo l’amministrazione lo sa e sono certo che continuera’ a fare bene.

  4. Alle amministrative il centro sinistra ha preso appena il 35% ed ha ridotto questa percentuale alle politiche. Di che cosa stiamo parlando?

  5. parliamo soltanto della vittoria del centro sinistra,altrimenti di cos’altro dovremmo parlare? o vogliamo parlare di qualcuno del pdl che su queste pagine si lamenta perche’si continua a scrivere dei tanti insucessi del centro destra negli anni in cui e’ stato a palazzo di citta’?scusate se hanno lasciato il segno,è un bene che se ne parli,o no?

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