Si tratta di due 26enni, uno di Fasano e l’altro di Monopoli, fermati dalla Polizia di Ostuni

La pioggia che imperversa in Valle d’Itria ha consentito l’arresto di due 26enni, ritenuti responsabili di tentato furto aggravato di autovettura e di possesso di strumenti atti ad aprire e forzare serrature. L’arresto è stato effettuato ieri sera, alle 22.00, dagli Agenti del Commissariato di Ostuni ed è stato agevolato dal fatto che uno dei due arrestati è scivolato sul terreno reso viscido dalla pioggia, trovandosi così addosso le Forze dell’Ordine. L’altro complice ha cercato di soccorrere l’amico, ma il gesto gli è valso l’arresto. Un terzo complice, invece, è riuscito a fuggire a bordo di un’auto. Gli arrestati sono F.L. di Monopoli, con precedenti, e M.C., incensurato di Fasano, mentre cercavano di impossessarsi di una Fiat Grande Punto bianca. I dettagli sono raccontati dallo stesso Commissariato ostunese:

“Gli arresti sono scaturiti dalla richiesta d’intervento di un cittadino ostunese, il quale, al suo rientro a casa, accortosi che accanto alla vettura della di lui madre, parcata sulla pubblica via, vi erano due persone intente ad armeggiare, aveva immediatamente telefonato al Commissariato di P.S. di Ostuni, chiedendo l’intervento dei poliziotti della Volante. L’arrivo dei poliziotti sul posto, favorito dalla posizione favorevole dell’equipaggio in quel preciso istante, è coinciso col momento in cui il figlio della proprietaria della vettura (A.M.) oggetto del tentato furto, ed un suo amico (ossia colui che l’aveva accompagnato a casa), avevano iniziato ad urlare all’indirizzo dei sospetti ritenendo ormai imminente l’avvio del motore e, quindi, la definitiva consumazione del furto della vettura. Difatti, in quel frangente, il cofano della vettura era aperto ed uno dei due giovani, evidentemente, era intento a manomettere l’impianto elettrico nelle immediatezze della centralina elettronica deputata all’avvio del mezzo. Vistisi scoperti, i due malviventi avevano cercato darsi alla fuga e, in tale contesto, si erano diretti di corsa verso una vettura ferma a pochi metri (alla cui guida vi era un complice, in attesa), all’interno della quale hanno letteralmente lanciato alcuni oggetti, verosimilmente, attrezzi atti allo scasso ed altro. Purtroppo, a causa della concitazione e del suolo reso viscido dalla pioggia, F. L. è scivolato, rovinando al suolo, ed è stato immediatamente bloccato; vi è stato un tentativo del suo complice, che, con rapidità, era tornato indietro evidentemente con l’intenzione di dar man forte a F.L.. Indi, allorché si è reso conto che entrambi i due complici erano stati ormai definitivamente bloccati, il terzo complice si è dato alla fuga in auto, abbandonando i correi nelle mani dei poliziotti e dei due giovani. Già da un primo esame, la vettura FIAT Punto oggetto di tentativo di furto, effettivamente, presentava non solo la forzatura dei nottolini della serratura della portiera e del quadro di accensione, ma anche la manomissione del vano motore, nella fattispecie, la forzatura ed alterazione della centralina dell’avvio del propulsore (già estratta dalla sua sede e collegata a vari fili). La vettura in questione, eseguiti i rilievi di Polizia Scientifica del Commissariato di Ostuni, è stata riconsegnata al proprietario, seduta stante; lo stesso, contestualmente, ha qui sporto denuncia-querela nei confronti dei due responsabili. Di tutto quanto, è stato avvertito il Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, dott. Giuseppe DE NOZZA che, preso atto della situazione cui i due malviventi avevano dato vita, ne disponeva la traduzione presso le rispettive abitazioni, in Monopoli, in regime di arresti domiciliari. Lo stesso dott. Giuseppe DE NOZZA ha disposto che alle ore 14,30 odierne, nella sala “Falcone” del Tribunale di Brindisi, si dia luogo alla presentazione degli arrestati ad opera del personale operante di questo Commissariato, a fini della convalida dell’arresto e la celebrazione del rito direttissimo. Gli arrestati hanno nominato, quale difensore di fiducia, l’avv. Umberto Sforza, del foro di Brindisi”.

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