15/12/2025

3 pensieri su “Tares a 8,357 milioni: nuovi dubbi sui conti

  1. Sarei molto curioso di leggere questo documento per intero, perchè descritto a pezzettini non si capisce molto.
    Dietro un capitolato d’appalto dei rifiuti si potrebbe aprire un trattato bibblico perchè sul capitolato (quello di 20 anni fa) sicuramente ci saranno più o meno le stesse voci per capitoli di spesa. La differenza è che da 20 anni fa ad oggi sono cambiati i costi di discarica e sicuramente ci saranno stati degli adeguamenti al rialzo in base agli indici Istat che sono dovuti per legge.
    I problemi poi aumentano quando ci sono proroghe infinite perchè l’azienda non ha certezza di continuità e quindi e reticente a fare nuovi investimenti in mezzi e attrezzature, perchè corre il rischio di fare un investimento che dopo qualche mese non servirà.
    Quindi accade che i mezzi (vecchissimi) vengono manutenuti e tenuti in vita fino allo spasmo. Il mezzo quando è nuovo (nei suoi primi 5 anni di vita) non ha bisogno di onerose manutenzioni, quando supera questa soglia di età invece a bisogno di manutenzione tale da coprire il valore di ammortamento. Quella voce “potrebbe”, da capitolato, contenere i costi di manutenzione una volta che il mezzo ha concluso l’ammortamento fiscale/civilistico.

    Comunque mi auguro che i nostri revisori e l’intero Consiglio Comunale “sovrano”, nel prossimo Consiglio, facciano un buon lavoro. Perchè il controllo che a me basterebbe è quello della cifra corrisposta alla Tradeco nell’ultimo anno. Se questa cifra e di € 8.357.459,00 (euro più euro meno)per me va bene, in attesa del nuovo appalto.

    1. Grazie per il suo intervento. Basta che ci dicano da dove spuntano fuori i 334 mila euro. Il punto è che, fatta salva la buona fede di tutti che è la premessa fino a prova contraria, già da ieri abbiamo constatato e raccontato di cifre che non tornano. Quella sulla percentuale dell’utile di impresa è un caso palese. Quindi i timori ci sono e la necessità di leggere, parola per parola, numero per numero, percentuale per percentuale, è di primo piano, in questi giorni che separano l’ambiente politico-amministrativo dall’approvazione di una delibera che vale un quarto del bilancio comunale e che vale sacrifici pesantissimi, quando non insostenibili, per i contribuenti. Magari riuscissimo, come auspica lei, ad avere finalmente una cifra certa. Le ricordo che a metà giugno si parlava di stime perché i dati Tradeco non c’erano, e si stava per portare all’attenzione del consiglio comunale una proposta di delibera che, se approvata, sarebbe stata fuorilegge. Poi sono venuti fuori i dati Tradeco, in una prima e in una seconda versione, con numeri naturalmente cambiati da una volta all’altra. E adesso ci sono questi dubbi nuovi. C’è di che preoccuparsi, ritengo. (agostino quero)

  2. Il ragionamento di Luca in generale non fa una grinza, ma ritengo di osservare qualcosa.
    Già il comune di Martina pare paghi in più i costi di smaltimento in quanto la Tradeco, al momento dell’appalto del 1993, venne preferita perchè proprietaria di discarica per il conferimento dei rifiuti, il cui costo era già compreso nel valore dell’appalto, senza oneri aggiuntivi.
    Relativamente alle spese di manutenzione, ritengo non debbano essere considerate perchè, con il nuovo appalto vi sarebbero nuovi mezzi, il cui ammortamento andrebbe incluso nel valore dell’appalto.
    Sarebbe solo auspicabile che i consiglieri comunali chiedessero il controllo documentale di tutti i costi indicati nel pef perchè i dati forniti sembrerebbero inattendibili anche in funzione della diminuzione dei rifiuti.

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