Un ampio articolo della rivista tuodiritto.it parla della riorganizzazione delle sedi giudiziarie. Del taglio, insomma. Dal 13 settembre si chiude. Salvo essere riusciti ad ottenere qualche deroga, nelle varie realtà locali, rispetto alla prima programmazione di questa riforma. L’elenco riferito da tuodiritto.it è relativo a tutte le novità che si avranno in Italia, con i cambiamenti rispetto al periodo precedente. Una provincia non è citata: Taranto. Insomma, soppressioni erano e soppressioni saranno, da noi: compresa la sede di Martina Franca che non figura neanche più come archivio, sempre stando a tuodiritto.it anche se il presidente del tribunale di Taranto l’aveva giudicata idonea a divenire, appunto, archivio. E dire che l’amministrazione comunale martinese, pur di mantenere in vita qualcosa dell’ufficio giudiziario, aveva anche dato una disponibilità dei locali a palazzo ducale per cinque anni. Ma l’aria che tira è quella di un catenaccio chiuso a doppia mandata, nella sede giudiziaria decentrata di Martina Franca. A questo punto sarebbe bene, da parte dell’amministrazione comunale che aveva impegnato i locali di palazzo ducale dandone disponibilità al tribunale di Taranto, chiedere conto di ciò che che accadrà realmente. Anche perché il presidente del tribunale, nelle scorse settimane, aveva comunicato con lettera ufficiale ai sindaci (compreso quello di Martina Franca) che non avrebbe chiesto alcuna deroga al ministero. A lui la chiusura immediata delle sedi giudiziare decentrate, Martina Franca compresa, va bene. Di seguito, quanto pubblicato da tuodiritto.it:

Siamo quasi al taglio del nastro, il 13 settembre è oramai alle porte ed ecco che dal Ministero arrivano alcune puntualizzazioni, il Ministro Cancellieri ha firmato 45 decreti che autorizzano la prosecuzione di alcuna attività, anche giurisdizionali, all’interno dei vecchi tribunali.

Queste misure non sono “proroghe, ma debbono essere viste come indicazioni gestionali per favorire il passaggio verso i tribunali maggiori che tuttavia avranno importanti ripercussioni sugli operatori; ecco che 25 decreti autorizzano per un periodo variabile, da pochi mesi fino a 5 anni,  la prosecuzione dell’utilizzo degli uffici anche se solo per archivi e deposito, mentre altri 20 permettono di continuare l’esercizio dell’attività giurisdizionale vera e propria, in generale fino ad esaurimento dei giudizi pendenti civili e penali pendenti.

ecco che saranno molte le sedi che continueranno a funzionare in Campania, a  Napoli, infatti, è stato autorizzato per un anno l’utilizzo dei locali delle soppresse sezioni distaccate di Ischia e Marano per la trattazione fino ad esaurimento dei giudizi civili e penali e così anche per Casoria, Afragola e Frattamaggiore. 

A Santa Maria Capua Vetere poi è scattata l’autorizzazione all’utilizzo dei locali della Sezione distaccata di Caserta per altri cinque anni per la trattazione dei giudizi civili e penali pendenti, e così anche per Carinola e Marcianise. Cinque anni di moratoria pure ad Aversa (Castello Aragonese).

Autorizzato anche l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Castellammare di Stabia, Sorrento e Torre del Greco per la trattazione del contenzioso civile e penale pendente, in questo caso però per un solo anno.

A Salerno infine è autorizzato per 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Eboli.


Ma anche al Nord, l’entrata a regime della riforma sarà a scaglioni, dato che , per esempio, è stato  autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale Pinerolo, su cui proprio in queste ore è in corso un braccio di ferro, e delle relative sezioni distaccate di Moncalieri e di Susa, per un periodo di cinque anni come deposito dei relativi archivi e corpi di reato e limitatamente ad un periodo di dieci mesi per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali rispettivamente pendenti.


Ad Alessandria invece il Tribunale di Acqui Terme per 5 anni proseguirà la trattazione dei procedimenti pendenti e il Tribunale di Tortona per 2 anni potrà celebrare udienze civili e penali fissate e al deposito dei relativi archivi.


Al centro Italia, a Siena, proseguirà l’utilizzo dei locali di Montepulciano per la custodia dei relativi archivi nonché per la trattazione dei relativi affari civili e penali, limitatamente alla celebrazione di udienze penali, pendenti, per un periodo di un anno e quattro mesi.


I tribunali soppressi sono 31 e quasi 800 le sezioni distaccate. 


LA MAPPA DEI DECRETI


ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE

1. Alessandria – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Acqui Terme per la trattazione dei relativi procedimenti pendenti e al soppresso Tribunale di Tortona per un periodo di 2 anni relativamente alla celebrazione delle udienze civili e penali ivi già fissate e al deposito dei relativi archivi.

2.  Bari – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Altamura, Modugno (più sezione di Bitonto e Acquaviva) e Rutigliano (più sezione Monopoli e Putignano) per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti presso tali sedi e presso le altre sezioni distaccate del Tribunale.

3.  Busto Arsizio – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Gallarate e di Legnano per la trattazione dei procedimenti civili pendenti nelle materie in cui non è richiesto l’intervento in giudizio del Pubblico Ministero.

4. Cuneo – Autorizzato per un periodo di 3 anni e 6 mesi l’utilizzo dei locali ospitanti il Tribunali e le Procure della Repubblica di Mondovì e di Saluzzo, da destinare quale provvisorio deposito dei rispettivi archivi e corpi di reato nonché per l’espletamento dell’attività giudiziaria analiticamente descritta nella nota 2 maggio 2013 del Pres. del T. e per consentire la definizione della complessiva riorganizzazione logistica e del personale in itinere.

5.  Foggia  – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali relativi al Tribunale e alla Procura di Lucera, per la collocazione degli archivi, arredi e materiali esistenti presso la stessa sede e le relative articolazioni territoriali di Apricena e Rodi Garganico, nonché per la trattazione dei giudizi pendenti afferenti alle medesime sedi in materia penale e civile, con esclusione dei procedimenti in materia fallimentare e delle controversie in materia di lavoro, di previdenza e assistenza obbligatorie.

6.  Ivrea – Autorizzato per un periodo di 2 anni utilizzo dei locali della soppressa sezione distaccata di Ciriè per le procedure relative alle esecuzioni coattive, concorsuali, alla volontaria giurisdizione e alla famiglia.

7. Latina    – Autorizzato per un periodo di 2 anni utilizzo dei locali della soppressa sezione distaccata di Terracina per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti presso l’ufficio stesso e presso la sezione distaccata di Gaeta.

8.  Lecce – Autorizzato per un periodo di 2 anni utilizzo dei locali della soppressa sezione distaccata di Nardò al fine di utilizzarlo per la trattazione degli affari civili relativi pendenti presso le sezioni distaccate di Nardò, Casarano e Gallipoli; e dei locali della soppressa sezione distaccata di Maglie per la trattazione degli affari civili pendenti presso le sezioni distaccate di Maglie e Tricase.

9. Napoli –  Autorizzato per il periodo di un anno l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Ischia, Marano di Napoli e Casoria, quanto alle sezioni distaccate di Ischia e Marano di Napoli, per la trattazione ad esaurimento dei rispettivi giudizi civili e penali pendenti e quanto alla sezione distaccata di Casoria, per la trattazione dei giudizi civili e penali pendenti presso tale sede nonché presso le sezioni distaccate di Afragola e Frattamaggiore, ferme restando l’iscrizione e la trattazione dei procedimenti sopravvenuti presso la sede circondariale competente.

10. Monza – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa Sezione distaccata di Desio per un periodo di 6 mesi relativamente alle aule di udienza per lo svolgimento dei processi monocratici penali e per un periodo di un anno relativamente per la conservazione dell’archivio storico.

11. Pavia – Autorizzato per il periodo di 6 mesi l’utilizzo dei locali ospitanti i seguenti uffici soppressi: i Tribunali e le Procure della Repubblica di Voghera e Vigevano e la sezione distaccata di Abbiategrasso.

12. Ragusa – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Modica per la trattazione degli affari civili ordinari pendenti e per la dislocazione del relativo archivio.

13. Salerno – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Eboli per la trattazione ad esaurimento dei relativi procedimenti penali nonché per la trattazione degli affari di competenza della II Sezione Civile del Tribunale di Salerno e per un periodo di un anno dei locali ospitanti le sezioni soppresse di Amalfi e Montecorvino Rovella come deposito dei relativi archivi e per la trattazione ad esaurimento dei procedimenti penali pendenti

14.  Santa Maria Capua Vetere – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa Sezione distaccata di Caserta per un periodo di cinque anni sia per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti presso la sezione distaccata di Caserta stessa, nonché presso le sezioni distaccate soppresse di Carinola e Marcianise, con l’esclusione delle udienze penali già fissate presso le sedi di Marcianise e Carinola tra la predetta data di efficacia e il 31 dicembre 2013 e sia, relativamente agli affari sopravvenuti, per l’allocazione di una Sezione civile e di una Sezione monocratica penale, con una specifica competenza tabellare per materia, riguardante in ogni caso l’intero circondario di competenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Autorizzato inoltre l’utilizzo dei locali della soppressa sezione distaccata di Aversa (Castello Aragonese) per un periodo di cinque anni per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti presso tale sezione distaccata.

Autorizzato altresì l’utilizzo sino al 31 dicembre 2013 dei locali delle soppresse sezioni distaccate di Marcianise, Carinola e Piedimonte Matese per il solo svolgimento presso le rispettive sedi delle udienze penali ivi già fissate sino a tale scadenza.

15. Siena – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Montepulciano per la custodia dei relativi archivi nonché per la trattazione, nei termini indicati dal Presidente del Tribunale di Siena nella nota del 6 agosto 2013, dei relativi affari civili e penali, limitatamente alla celebrazione di udienze penali, pendenti, per un periodo di un anno e quattro mesi.

16. Tivoli   – Autorizzato per un periodo di un anno e sei mesi l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Castelnuovo di Porto e Palestrina per la trattazione del contenzioso civile e penale ivi rispettivamente pendente.

17. Torino – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale Pinerolo e delle relative sezioni distaccate di Moncalieri e di Susa, per un periodo di cinque anni come deposito dei relativi archivi e corpi di reato e limitatamente ad un periodo di dieci mesi per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali rispettivamente pendenti.

Autorizzato inoltre l’utilizzo per un periodo di un anno dei locali ospitanti la soppressa di Procura della Repubblica di Pinerolo per consentire la definizione della complessiva riorganizzazione logistica e del personale in itinere nonché per la trattazione a esaurimento dei relativi procedimenti pendenti, ferma restando l’iscrizione e trattazione degli affari successivamente sopravvenuti presso la sede della Procura della Repubblica di Torino.

18. Torre Annunziata – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Castellammare di Stabia, Sorrento e Torre del Greco per il provvisorio deposito di archivi e arredi e per la trattazione del rispettivo contenzioso civile e penale pendente, per un periodo di un anno, ferme restando l’iscrizione e la trattazione dei nuovi procedimenti presso la sede circondariale. 

19. Velletri – Autorizzato per un periodo di tre anni l’utilizzo dei locali ospitanti le soppresse sezioni distaccate di Albano Laziale, Anzio e Frascati per la trattazione del contenzioso civile e penale ivi rispettivamente pendente. 

20. Vercelli – Autorizzato l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Casale Monferrato e la relativa sezione distaccata di Varallo da destinare a provvisorio deposito dei relativi archivi e arredi e altresì, relativamente ai soli locali del Tribunale di Casale Monferrato, alla trattazione ad esaurimento dei relativi affari pendenti, per i quali non è in ogni caso previsto il trasferimento dei rispettivi ruoli presso la sede circondariale accorpante, per un periodo di tre anni a decorrere dal medesimo termine di efficacia, ferme restando l’iscrizione e la trattazione degli affari sopravvenuti presso la sede Vercelli.

SOLO ARCHIVI

1. Barcellona Pozzo di Gotto – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Milazzo per ospitare i relativi archivi e arredi.

2. Brindisi – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Francavilla Fontana quale provvisorio deposito dei relativi archivi e di quello della altre soppresse sezioni di Fasano, Mesagne e Ostuni.

3. Catania –         Richiesto l’utilizzo per un periodo di 5 anni dei locali della soppressa sezione distaccata di Giarre, come deposito degli archivi che non trovano collocazione presso la sede circondariale accorpante 

4. Cremona – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Crema per il provvisorio deposito dei relativi archivi.

5. Genova – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti il soppresso Tribunale di Chiavari per dislocare i relativi archivi.

6. Grosseto – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Orbetello per dislocare il relativo archivio.

7. Imperia – Richiesto l’utilizzo per un periodo di un anno e sei mesi dei locali del soppresso Tribunale di Sanremo quale provvisorio deposito degli archivi e dei corpi di reato che non trovano collocazione presso la sede accorpante.

8. Lodi – Autorizzato per un periodo di 9 mesi l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Cassano d’Adda per consentire la definizione della riorganizzazione logistica e del personale del predetto Tribunale, in considerazione dell’accresciuta competenza territoriale.

9. Macerata – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Civitanova Marche al fine di dislocarvi i relativi archivi.

10. Novara – Autorizzato per un periodo di un anno e tre mesi anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Borgomanero al fine di dislocarvi i relativi archivi.

11. Palermo – Autorizzato per un periodo di un anno l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Carini per ospitare archivi, arredi e attrezzature delle sezioni distaccate soppresse di Carini, Monreale e Partinico.

12. Palmi – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Cinquefrondi per ospitare i relativi archivi, arredi e attrezzature.

13. Pesaro – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Fano per dislocarvi i relativi archivi e arredi.

14. Pistoia – Richiesto l’utilizzo per un periodo di 5 anni dei locali della soppressa sezione distaccata di Monsummano Terme, come deposito dei relativi archivi. 

15. Pordenone – Autorizzato per un periodo di un anno l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di San Vito al Tagliamento per dislocarvi i relativi archivi e arredi.

16. Reggio Calabria – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Melito di Porto Salvo per dislocarvi i relativi archivi e arredi.

17. Savona – Autorizzato per un periodo di 3 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Albenga al fine di dislocarvi il relativo archivio. 

18. Siracusa – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Avola per dislocarvi il relativo archivio.

19. Sondrio –  Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Morbegno per dislocarvi i relativi archivi.

20. Terni – Autorizzato per un periodo di 2 anni l’utilizzo dei locali ospitanti i soppressi uffici di Tribunale e di Procura della Repubblica di Orvieto per dislocarvi i relativi archivi.

21. Treviso – Autorizzato per un periodo di 5 anni l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Montebelluna per dislocare gli relativi archivi che non trovano collocazione presso la sede accorpante.

22. Venezia         – Autorizzato sino al 31 dicembre 2014 l’utilizzo dei locali ospitanti la soppressa sezione distaccata di Dolo per il provvisorio deposito dei relativi archivi, dei corpi di reato riguardanti i procedimenti definiti nonché degli arredi e delle attrezzature non utilizzabili presso l’ufficio accorpante.

A questi 22 vanno aggiunti i decreti per i tribunali di Catania, Pistoia e Imperiaanch’essi solo per archivio

2 pensiero su “Sedi giudiziarie: qui il 13 si chiude. E i locali?”
  1. Canto: Caramelle non ne voglio più
    Parlato: Certe volte non ti capisco
    Canto: Le rose e i violini
    questa sera raccontali a un’altra
    violini e rose li posso sentire
    quando la cosa mi va, se mi va
    quando è il momento e dopo si vedrà
    Parlato: Una parola ancora
    Canto: Parole, parole, parole
    Parlato: Ascoltami
    Canto: parole parole, parole
    Parlato: Ti prego
    Canto: Parole, parole, parole
    Parlato: Io ti giuro
    Canto: Parole, perole, parole
    parole, soltanto parole
    parole tra noi.

  2. Stamane amara sorpresa: la richiesta di notifica di atti giudiziari viene rifiutata. Da oggi tutte le notifiche si fanno presso la sede di Paolo VI.
    Qualcuno (consiglio dell’Ordine, per esempio) poteva pure avvisare…

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