Di seguito un intervento dell’assessore ai Beni e alle Attività culturali, Antonio Scialpi, che intende così aprire un dibattito pubblico sul tema:

I beni culturali di Martina sono un grande patrimonio di tutti i cittadini e della comunità intera.

Negli anni sono stati effettuati degli interventi di restauro e di recupero utlizzando misure degli interventi straordinari o europei(Basilica di san Martino , Biblioteca di san Martino, Palazzo Stabile , Convento di San Domenico, Ospedaletto, Palazzo Ducale, Torre universitaria ) dai quali la città sta ricavando profitto e apprezzamenti, mentre sono trovati i finanziamenti per intervenire sul Convento del Carmine.

Per altri beni ci sono dei problemi:

San Nicola in Montendoro è stata restaurata male un decennio or sono e presenta delle criticità che richiedono un nuovo intervento che si sta predisponendo;

Le porte storiche di accesso nel centro antico sono in uno stato di precarietà;

La chiesta del XVII secolo del Monte Purgatorio ha dei problemi di abbandono e di pericoloso stato del tetto e di compromissione del suo patrimonio:

Cito questi esempi, ma ve ne sono sicuramente altri che richiedono interventi urgenti.

La difficile situazione finanziaria dei Comuni non consente, a breve, interventi e, nel contempo, il reperimento i risorse sconta storici ritardi.

Io credo che si possa fare appello all’intervento di imprenditori privati, banche , associazioni di categoria, club service, arciconfraternite, cartelli di associazioni culturali,per adottare qualcuno di questi monumenti ed effettuare degli interventi, come lodevolmente è stato fatto per qualche tela di grande importanza o qualche portale ( Casa a corte Le Marangi, in Via Erabaiolo).

Si può pensare a forme miste di intervento pubblico-privato, ad esempi di mecenatismo culturale, ad utilizzo più efficace di fondi che vengono per la pubblicità.

Occorre spianare la strada a questo coinvolgimento per rafforzare la corresponsabilità nella conservazione di ciò che è bello, evitando che il protrarsi dell’abbandono, comprometta irrimediabilmente un piccolo grande patrimonio che è di tutti.

Antonio SCIALPI

 

 

10 pensiero su “Scialpi: i beni culturali di Martina Franca”
  1. Per il ripristino degli affreschi danneggiati nelle sale nobili di Palazzo di Città si stà facendo qualcosa?

  2. Come è stato fatto per la facciata Rosa del Palazzo Ducale. l’impresa nei prossimi mesi riparerà i danni agli affreschi a seguito di infiltrazioni dell’acqua piovana. Spero in questo modo che nell’anno carellianmo si riparino gli errori a suo danno.Naturalmente la notizia verrà data quando riprendono i lavori.

  3. idea geniale quella di trovare degli sponsor per ristrutturare queste opere…….ma se non c e un programma x far arrivare i turisti a Martina perche io sponsor dovrei dare dei soldi se so che non mi vedra nessuno
    e cmq le aziende sono gia abbastanza tartassate grazie alle ruberie a qualsiasi livello ….come se nn bastasse dobbiamo pure riparare ai vostri errori….
    ma mi faccia il piacere

  4. Carissimo Max, io non ho rubato e nn so rubare e lo dico con la mia firma e la mia faccia, Nè ho fatto errori sui beni culturali, al contrario ho chiamato i responsabili di chi ha fatto gli errori a Palazzo Ducale e già la prima volta ( unica nella storia di Martina) è tornata l’impresa a sue spese e tornerà l’impresa per gli affreschi a sue spese. Tt qui. I dati sulle presenze turistiche sono consultabili su qualunque sito, peccato che lei che usa internet nn li consulti. Saluti carissimi.

  5. ma infatti se lei legge bene nn ho detto che lei ha rubato…..e nn mi sembra di aver fatto nomi
    però se l’italia e martina è ridotta cosi non penso sia x la maggiore colpa nostra

  6. Lo so. La mattina però mi chiedo cosa possa fare e la sera mi interrogo se ho fatto qualcosa per questo di cose. La ringrazio molto. Volevo solo dire che in diverse città ho visto privati che intervengono sui beni culturali, evedente,mente cìè anche una convenienza. Magari a Martina si è scelto il calcio o altro. Ovviamente chi lo ha fatto ha fatto bene. Ma io sto perlando di piccoli gioielli culturali non di grandi interventi come quello di Della Valle per il Colosseo. Se un privato vuole fare pubblicità alla sua azienda potrebbe scegliere anche questo settore. E’ una possibilità o un’opportunità.

  7. la mia arrabbiatura è proprio quella……so che lei è una persona preparata ma negli anni la corda è stata tirata parecchio …si è investito nel calcio o in cose simili che magari secondo un giudizio personale si poteva fare a meno
    pero si è sopportato ma ora vogliamo concretezza … come si usa dire abbiamo gia dato e vorremmo raccogliere i frutti e i frutti si raccologono col turismo ,e il turismo nn si fa solo il sabato e la domenica ma si fa tutti i giorni
    non si puo dire che martina e una città turistica e la domenica alle 2 arrivano i pulman e nn c e un bar aperto…..

  8. lei mette il dito nella piaga. Per fare una città turistica occore una mentalità di accoglienza. Ma al mentalità prevalente è ancora quella vecchia. Ci sono delle novità…ma i cambi di mentalità sono quelli piu lunghi. Bisogna insiistere e nn arrendersi. La ringrazioe ela saluto.

  9. Uè professò!
    Per fare una città turistica non basta una mentalità di accoglienza.
    Ci vogliono buoni amminisatori che sappiano che “pesci prendere” e voi state dimostrando che non sapete pescare.
    Esempi?
    L’aumento delle panchine sullo stradone, in sfregio a qualsiasi principio di arredo urbano.
    Potatura degli alberi in piazza, in sfregio a regola.
    Gestione del verde pubblico, vasi senza fiori e aiuole non curate.
    Scarsa pulizia delle strade del centro storico.
    Questi sono piccole cose che si possono fare senza salire in cattedra.

  10. alèèèèèèè,dimmi chi sei e ti dirò che Zorro sei. Mancano altre cose…come mai?

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