E’ stata inaugurata stamattina la Ciclovia dell’Acqua. Si tratta del secondo percorso ciclabile europeo sull’Acquedotto Pugliese che interessa il cuore della Valle d’Itria, più precisamente, il tratto inaugurato attraversa per 10 km l’agro di Locorotondo, Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica. Questa nuova parte dell’Itinerario Ciclabile Nazionale n. 11 (ciclovia degli Appennini) è una nuova risorsa per gli appassionati del turismo a due ruote e delle passeggiate.

“E’uno spicchio di meraviglia quello che abbiamo potuto godere ed è anche l’idea di cosa potrebbe essere la Puglia il giorno in cui avremo completato questi 250 chilometri di pista ciclabile”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha partecipato stamane al taglio del nastro ed ha inaugurato,con una passeggiata in bici, un tratto della ciclovia. Alla manifestazione hanno partecipato anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini, l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Costantino, il sindaco di Martina Franca e presidente del GAL Valle d’Itria, Franco Ancona e il sindaco di Ostuni e presidente del GAL Alto Salento, Domenico Tanzarella.

Per Vendola, la ciclovia “potrebbe essere una calamita per un turismo di qualità, per un turismo intelligente, educato al rispetto dell’ambiente. Ogni metro di pista ciclabile è sottrazione alla speculazione di valori irripetibili, di valori che raccontano storie e propongono anche un’altra idea dell’economia”.

Al termine dell’inaugurazione il GAL Valle d’Itria ha curato la parte gastronomica, offrendo ai presenti prodotti locali. Lo stesso GAL è stato in prima linea nella realizzazione del progetto di ciclovia, in quanto difensore del territorio rurale della Valle d’Itria. A tal proposito il presidente Ancona ha precisato: “Il Gal punta su uno sviluppo ecosostenibile. Una pista ciclabile, che attraversa il paesaggio incontaminato della Valle d’Itria, rappresenta una delle infrastrutture che andiamo a proporre all’attenzione italiana ed estera. Lo sviluppo turistico si lega sempre di più agli aspetti naturalistici. Oltre alle piste ciclabili, dobbiamo puntare anche alla valorizzazione del cavallo murgese e delle nostre foreste poiché questo sarà il futuro del nostro territorio”.

(Fonte foto: ANSA)

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