Mercoledì 21 agosto 2013, alle ore 19.00, nella Sala degli Uccelli di Palazzo Ducale, la città di Martina Franca ha incontrato il decano dei vaticanisti, Raffaele Luise. Il giornalista della Rai ha tenuto un incontro dal titolo “Un Papa di nome Francesco”. Luise, che era già stato a Martina in occasione della storica visita di Papa Giovanni Paolo II del 29 ottobre 1989, ha ricordato come la scelta del nome Francesco sia stata quasi naturale per il cardinal Bergoglio per la sua realtà di gesuita, ordine molto devoto al santo di Assisi, e per la sua volontà di essere vicino ai più poveri. “Francesco è un Papa genio della pastoralità che crea eventi ricchi di contenuto”, ha detto il giornalista. In questi pochi mesi del suo pontificato “ha già scritto un’enciclica di gesti”. Ne ha ricordato alcuni. Subito, all’atto stesso della proclamazione, il Papa si è inchinato al mondo intero, chiedendo di essere benedetto egli stesso prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi. “Ha creato così un big bang con cui sta già riformando la chiesa”. Oppure, quando ha incontrato i giornalisti per la prima volta, li ha benedetti in silenzio “per rispetto alle nostre diversitá”: un grande gesto di universalità. E poi, Francesco è il santo della pace. Con il suo nome il Papa “ha unito il potere gerarchico più alto con il carisma spirituale più forte. La sua è una sfida al mondo: costruire il sogno di una chiesa povera ma ricca di spiritualità”.

Matteo Gentile

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