I calciatori della legapro hanno proclamato lo sciopero che farà saltare la prima giornata del campionato, l’1 settembre.

“A seguito della riunione odierna l’AIC, stante il mancato accordo con la Lega Pro sui criteri distributivi delle risorse collegate all’utilizzo dei giovani, comunica che i calciatori di Lega Pro non scenderanno in campo in occasione delle gare programmate il prossimo fine settimana per la prima giornata del campionato 2013/14” recita una nota.

Di conseguenza non si giocherà Martina-Arzanese.

Dura la replica del presidente della legapro, Mario Macalli, a commento della decisione del sindacato dei calciatori: “sciopero indebito. Per me si gioca. Chi c’è c’è. Chi non c’è, ne pagherà le conseguenze”.

2 pensiero su “Martina-Arzanese non si gioca, sciopero calciatori legapro”
  1. non scenderanno in campo,nemmeno per la partita del martina?sono triste,me ne faro’ una ragione,se riesco a trovarla una una valida.

    1. Grazie per il suo intervento. La questione qui è seria. Non tutti i calciatori sono gli ultramilionari della serie A che anzi, sono una punta dell’iceberg del movimento calcistico nazionale. I disoccupati, nelle serie professionistiche inferiori, sono ormai molte centinaia e non si creda a stipendi fantasmagorici: qualche decina di migliaia di euro annui. E sempre più spesso le società accumulano debiti con i giocatori, anche di molte mensilità. Insomma il quadro è piuttosto deprimente e la legapro è costretta, proprio a causa di molte crisi societarie, a non avere più quattro gironi fra prima e seconda divisione: dall’anno prossimo, divisione unica. In questo quadro deprimente il motivo dello sciopero dei calciatori è questo: la legapro che fissa un’età media (oltre la quale non si può andare) per ogni compagine non rappresenta, a giudizio di chi sciopera, soltanto un cervellotico calcolo delle età, ma rischia di far trovare a spasso un numero elevatissimo di giocatori non più giovanissimi. Ci sono posti di lavoro in ballo, insomma. (agostino quero)

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