Continua ancora il dibattito sull’IMU. Dopo le dichiarazioni di Franco Mariella e la risposta di Tommaso Caroli, oggi si inserisce nel discorso Franco Scialpi. L’ex consigliere, nel suo intervento, apre con una precisazione riguardo al Regolamento, accusato di esser stato redatto col metodo del «copia e incolla». “Nell’uso del computer, il copia e incolla è un diffuso e semplice modo per riprodurre testo o altri dati da una posizione all’altra. Risulta essere sconcertante, invece, rilevare che nella pubblica amministrazione il copia e incolla sia divenuto un modo per riprodurre alcuni atti amministrativi. Atti che sono esattamente il copia ed incolla di documenti o regolamenti presi dalla rete che risultano essere identici nelle parole e nella punteggiatura. Quanto è accaduto per il regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria approvato in consiglio comunale il 25 Ottobre 2012 rasenta l’impossibile, visto che l’Amministrazione non si è degnata di leggere neanche il regolamento. L’articolo 16 Rimborsi, del regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria, fa riferimento ad un fantomatico comma 9 dell’articolo stesso, solo che l’articolo di commi ne ha solo 3. Altro refuso (stesso articolo) al comma 3: «Non sono eseguiti i rimborsi per importi pari o inferiori alla soglia fissata dall’articolo 12 comma 6, del presente regolamento». Una svista, un mero errore formale, ma coincidenza vuole che il comune di Maser provincia di Treviso, ad esempio, ha indicato l’esatto articolo di regolamento e l’esatto comma: «Sulle somme rimborsate spettano gli interessi nella stessa misura prevista dall’articolo 10, comma 9, del presente regolamento, con maturazione giorno per giorno e con decorrenza dal giorno in cui gli stessi sono divenuti esigibili», ed ancora: «Non sono eseguiti rimborsi per importi pari o inferiori alla soglia fissata dall’articolo 6, comma 5, del presente regolamento». A voler pensar male, i tanti refusi dell’articolo 16, potrebbero essere causa di eventuali non rimborsi delle somme versate e non dovute”. Arriva poi una mini-stilettata al consigliere Caroli, presidente della quinta commissione: “L’amico Tommaso,in qualità di Presidente della commissione consiliare bilancio avrebbe dovuto rileggere proprio con senso di responsabilità il regolamento. Garantire i servizi essenziali ai cittadini, è un dovere dell’amministratore pubblico”. L’ex consigliere ne ha anche per il Consiglio: “Il regolamento Imu è sbagliato. Ci sono almeno due errori, due refusi, come li ha definiti Lorenzo Basile, assessore al Bilancio. Il primo riguarda l’aumento dell’aliquota sulla seconda casa, calcolata su base percentuale e non su mille (come vorrebbe la legge), il secondo è il riferimento ad un comma inesistente. Cosa ha letto e riferito l’Assessore Basile e cosa ha esaminato la Commissione Consiliare? Il Consiglio Comunale, così come le Commissioni Consiliari, hanno un costo. Errori di forma, refusi, dovuti alla fretta e alla pressione, molto probabilmente, hanno comportato e comporteranno un esborso di soldi pubblici, quelli che vengono pagati dai cittadini”. Insomma, come abbiamo scritto ieri e negli scorsi giorni, nonostante l’ormai avvenuta scadenza dei termini di presentazione delle bozze, quello dell’IMU è destinato a divenire un vero e proprio tormentone.

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