Di seguito la lettera aperta, scritta dalla mamma di un bimbo frequentante un asilo nido di Martina Franca:

Egr. Sig. Sindaco, Egr. ing. Mandina, Gent. Ass. Infante,

sono la mamma di un bambino di un anno e mezzo che frequenta l’asilo nido gestito dalla Coop. SPES di Martina Franca; come tanti altri genitori faccio fatica a far quadrare i bilanci familiari nei quali è inclusa anche la voce “retta e pranzi asilo”, ciò nonostante ogni inizio del mese provvedo a pagare puntualmente.

Mi sarebbe piaciuto, però, se almeno una volta mio figlio avesse potuto giocare nell’annesso giardinetto (è anche l’unica struttura ad esserne fornita) sulle giostrine insieme ai suoi compagnetti, ma ciò che vedo ogni giorno quando lo accompagno e lo riprendo è un giardino abbandonato a se stesso, una sorta di piccola savana, con rifiuti portati dal vento che si accumulano, con scivoli, dondoli e quant’altro ricoperti da una patina nera di sporco perché inutilizzate in quanto inutilizzabili, e infestate di piccoli insetti.

Per quanto ogni mattina cosparga mio figlio di un repellente per zanzare e pappataci, quasi ogni giorno torna a casa con punture di insetti che evidentemente non sono refrattari a quel prodotto specifico. La stessa cosa non avviene nel giardino di casa, dove, quando è possibile compatibilmente con gli orari di lavoro e altro, finalmente può giocare all’aria aperta, per cui sono insetti diversi.

Ora mi chiedo: Martina Franca non è una metropoli, non è neanche una città, è un paese, un po’ grande, ma sempre paese. È un luogo ancora a misura d’uomo, o almeno dovrebbe o potrebbe esserlo, e perché no, anche a misura di bambino, peccato che non si faccia qualcosa perché lo sia davvero.

Non esistono luoghi pubblici attrezzati per farli giocare in libertà, forse nessuno di Voi ha figli per capire quanto sarebbe utile e divertente far trascorrere loro un po’ di tempo in compagnia dei propri genitori ma anche in aggregazione con altri bimbi?

Mi chiedo quanto poteva costare fareffettuare le adeguate pulizie e disinfestazioni per consentire, almeno nella struttura che frequentano a pagamento, che giocassero all’aria aperta senza pericoli e soprattutto con l’assistenza delle loro educatrici. E parlo al passato perché ormai, tra feste patronali e altro restano sì e no 15 giorni prima della chiusura estiva, quindi sarebbe una beffa effettuare tali operazioni di pulizia in agosto. Eppure la stessa Cooperativa SPES ha più volte richiesto il Vs. intervento, senza alcun riscontro concreto.

Ho appena firmato il prestampato per la preiscrizione al prossimo anno, dove è stato messo per iscritto ciò di cui eravamo stati informati dall’assessore Infante e cioè di possibili aumenti delle rette, oltre che dell’aggiunta dell’Iva sui pasti (quest’ultima, certo, non è dipesa da una vostra scelta), ma almeno rendere completamente fruibile una struttura è il minimo che si possa fare. Sempre per non parlare delle opere di ristrutturazione effettuate nella scorsa estate per le quali non occorre essere un interior design per rendersi conto che sono state fatte con molto poco criterio, vedi scarsa illuminazione esterna, dove in inverno rischi di inciampare sul pavimento sconnesso e farti male anche con tuo figlio in braccio, o i pavimenti in ceramica interni, forse adatti per una tavola calda ma non certo per un asilo nido, ecc.

Ma almeno un giro sulle giostrine! Nonni e papà si sono offerti di tagliare il prato, e grazie ad alcuni di loro la steppa è diventata meno fitta, ma questo non ha risolto il problema. Troppo gravosa un po’ di collaborazione da parte del Comune, che tuttavia non ha esitato ad annunciare i predetti aumenti?

(foto: repertorio, non strettamente connessa alla vicenda descritta, fonte la rete)

Un pensiero su “Lettera aperta di una mamma”
  1. Concordo, mia figlia è nello stesso nido, la domanda per sistemare il giardino è stata fatta ad aprile 2013, ed effettivamente, se non ci fosse stato il papa’ di una bimba che ha tagliato l’erba con il proprio attrezzo, i bambini non avrebbero potuto fare neanche un giro sulla giostrina…per la questione della ristrutturazione, sempre mia figlia ha il terrore dei mattoni esterni, dato che inciampa spesso…Cara amministrazione, avete fatto una partenza discreta un anno fa, ma pian piano vi state fermando come è successo nel passato…Sveglia!!

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