Di seguito nota del consigliere comunale Pd Aldo Leggieri:

“In riferimento all’articolo apparso sabato 14 c.m. sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”, circa i lavori del Consiglio comunale di venerdì scorso, mi sento in dovere di esternare ai cittadini alcuni passaggi amministrativi e alcune considerazioni di carattere politico che stanno attraversando la vita pubblica della nostra città.

I miei interventi in Consiglio comunale hanno toccato vari punti, che mi sembrano strategici per il futuro.

1)      Per stimolare il confronto tra Giunta e Consiglio comunale ho presentato due interrogazioni rivolte al Sindaco per avere contezza sullo stato dell’arte in riferimento alla richiesta di siglare una convenzione da parte dell’Amministrazione comunale verso la Regione Puglia per l’utilizzo di fondi pubblici per l’istituzione degli uffici per il turismo e l’accoglienza (IAT). Con l’ampliamento della struttura amministrativa e quindi con l’individuazione di figure lavorative appositamente dedicate a tale attività. La risposta è stata affermativa visto e considerato che il turismo e le attività culturali rappresentano degli orizzonti strategici che qualificheranno maggiormente il nostro Ente Locale e che già da un anno hanno cambiato il volto della città grazie al lavoro di Scialpi e di Lasorsa. Inoltre avevo chiesto degli aggiornamenti circa gli interventi che si possano porre in essere per favorire la mobilità ciclabile. Naturalmente questa proposta mira ad una rivisitazione complessiva di numerosi settori di intervento: dai trasporti (Convertini) all’urbanistica, dai lavori pubblici, ora affidati a Palmisano, al turismo, passando per l’istruzione e la cultura. Mi è stato risposto dal Sindaco che il Piano Urbano del Traffico, datato 2005, sarà oggetto di una aggiornamento, e che il progetto “Pedibus” per favorire la mobilità pedonale da parte degli studenti va in questa direzione. Come anche gli interventi in  piazza D’Angiò di mesi fa e gli stanziamenti economici per l’ammodernamento sulla sp 58 portati avanti da Pentassuglia. Come anche l’appalto in zona Montetullio e il provvedimento sui tratturi voluti da Laddomada al parco delle Pianelle. Bene.

2)      In riferimento all’approvazione sul piano finanziario per la determinazione della tares in Consiglio comunale abbiamo chiesto lo stralcio del provvedimento proprio perché l’ente gestore, la Tradeco non ha ancora depositato presso gli uffici competenti il suo piano economico-finanziario. La questione è assai delicata. E’ inutile ricordare la cronistoria di questo appalto, anno domini 1992, prorogato per oltre vent’anni dalle passate amministrazioni comunali. In una sequela di carte bollate tra Comune e il soggetto societario in questione. C’è un carteggio infinito e la realtà dei fatti politici che ha visto un sistema istituzionale con una visione di corto respiro che ha fatto registrare agli occhi dei cittadini una politica debole con i forti e forte con i deboli. E la questione non è nemmeno di tipo ragionieristico o giuridico su paventate stime che ieri abbiamo respinto e fatto rinviare sulla redazione del piano economico-finanziario che l’Amministrazione comunale, per necessità e per l’urgenza, è stata costretta a formulare. Il documento spetta, è noto, alla Tradeco, che deve ottemperare all’autorità competente. E il piano stesso deve essere corredato da una relazione nella quale sono indicati elementi come il modello gestionale ed organizzativo; i livelli di qualità del servizio, la ricognizione degli impianti. Parliamo, in sostanza, di atti e documenti aziendali propedeutici utili e fondamentali per legge (ultima normativa il D.L. n.201/2011, il cosiddetto decreto per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici)  di cui necessita il Comune perché possa, in modo autonomo, controllare e verificare l’erogazione e la valutazione del servizio. Verso i cittadini. E intanto naturalmente si sta lavorando ad alternative con altri soggetti e azioni, vedi Coletta.

3)      Circa l’accorpamento degli uffici e dei servizi sociali presso l’ex casa di riposo comunale sita in piazza Pagano, la proposta di Infante, dopo un confronto presso la relativa commissione consiliare permanente presieduta da Demita, abbiamo ritenuto, sempre noi della maggioranza, un intervento non solo corretto, ma anche innovativo, verso una logica aziendale e di semplificazione per l’erogazione dei servizi e per far nascere un presidio unico che possa facilitare i bisogni delle persone più deboli e svantaggiate che necessitano di sostegno. Il dibattito, sollecitato anche da Pasculli sulla proposta di non dimenticare la funzione storica e sociale che ha avuto la casa di riposo comunale, allo stesso tempo ha previsto una proposta del sottoscritto ad attivare tutte le procedure per reperire i fondi che arriveranno al Comune attraverso i Pac (Piani di azione e coesione), stanziati dalla Comunità Europea tramite il ministero dell’Interno cui è affidata l’attuazione. La Regione Puglia avrà un ruolo marginale, nel senso che stabilirà le linee guida che dovranno coincidere con quelle dei piani sociali di zona, perché le risorse saranno gestite direttamente dal nostro Comune secondo un metodo di costante trasparenza e di monitoraggio e valutazione (bottom-up) da parte del partnerariato sociale, secondo il modello voluto da Barca quando era al Governo. Mi sono limitato a chiedere pertanto per i prossimi mesi grande attenzione su questa azione anche perché gli ambiti di intervento riguarderanno i servizi all’infanzia e i servizi agli anziani non autosufficienti, le categorie più fragili della nostra comunità. E invitando a dare il senso di una struttura pubblica aperta agli amministratori, alle organizzazioni sindacali, ai cittadini e naturalmente alla Consulta del Volontariato che non possiamo che accogliere con piacere presso i locali della casa di riposo e che avrà l’onere e l’onore di avviare una serie di iniziative di inclusione e di accoglienza verso le forme associative sociali e culturali della città.

Insomma  si tratta, in definitiva, per le decisioni politiche ed amministrative, di “metodo”. Di far condividere i processi partecipativi in modo sempre più democratico e aperto. Per maturare una visione organica e per dare la possibilità a tutti di esprimersi, portando il loro valore aggiunto. E’un impostazione di policy making, è una questione culturale che condurrò con forza e che cercherò di far comprendere a palazzo ducale. Bisogna fare squadra. E dare ruolo politico al Consiglio comunale.

Intanto ho anche chiesto a Bufano di convocare più Consigli comunali per l’avvenire, e di rendere le sedute più snelle, con il supporto di segreteria generale più attenta e collaborativa (si veda la surroga di Balsamo che abbiamo accolto vivamente nel gruppo consiliare e in assemblea). Aspettando il regolamento sul question time in cantiere presso la commissione consiliare permanente presieduta da Marseglia”.

Un pensiero su “Turismo, Tares, servizi sociali: il punto di Leggieri”
  1. TARES – TARSU – Oggi si sconta l’inerzia e l’inefficienza del passato, anche recentissimo! Non si può giustificare come è stato fatto lo stralcio del provvedimento! Se non fosse stato posto il problema da codesta testata, il provvedimento sarebbe stato approvato senza alcuno stralcio, ed a danno dei cittadini. Sono anni che i consiglieri di opposzione (di cui faceva parte l’attuale Sindaco e qualche assessore) hanno chiesto ai dirigenti del settore ambiente di verificare i dati del servizio rifiuti, compresi i quantitativi ed il personale utilizzato. Servivano anche per la TARSU. Come mai non è stato mai effettuato. Poi, per precisazione e perchè già la confusione è tanta, il contratto è del 1992, la durata di dieci anni, come mai il Consigliere Comunale ritiene che la proroga sia ultraventennale? Comunque, è un nodo che è venuto al pettine!!! Scioglietelo perchè ha a che fare anche per il passato (ultimi dieci anni) ed i cittadini non possono pagare tante tasse e premi ai dirigenti per ottenere solo danni.

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