Raccogliamo quanto dichiarato dall’Assessore ai Servizi Sociali, Donatella Infante, sullo stato attuale dell’accoglienza dei nuovi profughi ad Ortolini.

Quanti sono oggi gli ospiti nel campo?

Al momento sono 114. Avendo rodato la macchina organizzativa che ci ha consentito la settimana scorsa di affrontare l’emergenza nel giro di due ore adesso abbiamo oggi un campo ulteriormente più efficiente. I primi 160 che poi sono andati via dopo tre giorni erano 50 siriani, di cui 23 bambini e il resto provenienti dal nord Africa. Tra questi nuovi ospiti invece non c’è nessun bambino e in prevalenza si tratta di nordafricani provenienti dall’Eritrea, dalla Guinea, Ghana, poi anche alcuni siriani – una decina – che già hanno lasciato il campo. Rispetto alla volta precedente le condizioni igienico-sanitarie all’arrivo erano nettamente migliori, anzi, non c’era alcun tipo di problema. Quello che è stato detto in giro, e sui social network, circa i rischi per la salute è a dir poco vergognoso e ridicolo. Anzi ci tengo a far sapere che abbiamo prestato, di concerto con l’ASL, un’attenzione metodica alla profilassi sanitaria: una collaborazione che allo sbarco ci ha consentito immediatamente di visitarli tutti e di provvedere alla loro igiene personale, effettuando i primi interventi con un’infermeria attrezzatissima; abbiamo potuto far leva sull’aiuto della “Misericordia”, della “Croce Rossa”, del “Ser” e dei moltissimi volontari che sono intervenuti. Abbiamo raccolto derrate alimentari e indumenti. Ora ci sarebbe bisogno di generi di prima necessità: olio (che sta scarseggiando), zaini (dato che poi questa gente poi va via), scarpe di misura 43/44, intimo da uomo, magliette da uomo, pantaloni da uomo con taglie piccole 40/42. Tutte le derrate vengono raccolte al CAV (la casa del volontariato) dove abbiamo una cucina, e poi portiamo il cibo lì. Vorrei però ringraziare particolare ai fruttivendoli martinesi che hanno contribuito enormemente portandoci molte derrate.

Molti martinesi hanno contribuito. Ma ci sono cose che non sono state utilizzate?

Si. Tutta la pasta che era arrivata in quantità piccole, (si pensi che noi cuciniamo 20 kg a pranzo e 20 kg a cena), o spaghetti che loro non riescono a mangiare, quindi tutta la pasta con formati differenti è stata distribuita alle nostre famiglie cittadine, così come tutto il latte per bambini, dato che non c’erano bambini, lo abbiamo distribuito alle nostre famiglie e anche tanti indumenti – si pensi alle gonne: le siriane non possono indossare le gonne per motivi religiosi – non utilizzati dagli ospiti, li abbiamo distribuiti alle famiglie martinesi bisognose.

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